“Lucia di Lammermoor” prodotta alle Muse va in Giappone


3 Dic 2003 - News classica

Da quando il teatro delle Muse è stato riaperto, la novità più eclatante è senz'altro il ritorno degli allestimenti di opere liriche di grande qualità nel capoluogo dorico grazie alla direzione artistica affidata a Claudio Orazi e all'impegno della Fondazione Teatro delle Muse.
I partner delle coproduzioni sono importanti fin dalla Stagione inaugurale: la Fondazione Teatro Massimo di Palermo per Lucia di Lammermoor, il circuito lombardo dell'As.Li.Co per Idomeneo, re di Creta, la Fondazione Arena di Verona per Il Re pastore e Tosca (entrambe nel cartellone della stagione in corso), la Fondazione Teatro Verdi di Trieste per Un ballo in maschera (spettacolo attualmente in prova alle Muse).
A conferma della qualità di cui sopra, qualche dato. In occasione del prossimo Natale, il Canto di Pace, basato sulla Preghiera pronunciata dal Papa ad Assisi, messo in musica composta da Marco Tutino e interpretato da un indimenticabile Placido Domingo alle Muse, andrà a Betlemme come produzione della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona. Il Re pastore diretto da Daniele Abbado rientrerà , nel Mozart Ways, nell'ambito delle celebrazioni mozartiane. Solo qualche giorno fa è stato consegnato a Pier Luigi Pizzi il Premio L'Opera Award per la migliore scenografia di Idomeneo, re di Creta che, peraltro, sta girando nei teatri del circuito lombardo e nella prossima primavera sarà al San Carlo di Napoli.
Adesso, notizia dell'ultima ora, la gotica Lucia di Lammermoor creata alle Muse dal regista belga Gilbert Deflo è stata richiesta dalla Japan Opera Foundation di Tokyo.


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