Live Report del concerto degli Afterhours a Firenze
di Francesca Bruni
30 Giu 2025 - Commenti live!
L’indie rock degli Afterhours, capitanati da Manuel Agnelli, ha infiammato il pubblico che gremiva l’Anfiteatro Delle Cascine Ernesto De Pascale di Firenze.
(Foto di Mathias Marchioni @mathiasmarchioni per gentile concessione)
Firenze 28/06/2025 – Nell’Anfiteatro Delle Cascine Ernesto De Pascale di Firenze, in una serata incandescente, fin dall’inizio del concerto della band milanese degli Afterhours, l’atmosfera si è surriscaldata con l’esibizione di due gruppi, gli Aut!, seguiti dai locali Spleen, del progetto “Carne Fresca”, legato al locale milanese di Agnelli “Germi”, dedicato alle band promettenti italiane dal grande talento.
Rincorrere la nostalgia significa, in fondo, cercare di far riaffiorare i ricordi e tutto ciò che ci appartiene e abbiamo vissuto nel passato. La musica, per chi come me la ama profondamente, ha accompagnato momenti belli e meno belli della nostra vita. Nella scatola dei ricordi, per chi apprezza il genere, trova posto anche il disco Ballate per piccole iene della band alternative rock italiana Afterhours, capitanata da Manuel Agnelli.
Sono passati esattamente vent’anni dall’uscita di quel disco e Manuel con la formazione originale dell’epoca, più Giacomo Rossetti, ha ben pensato di riunirsi per rivivere quel periodo con un tour celebrativo.
Beh… Ho assistito alla seconda tappa del tour, a Firenze, in una location suggestiva, dove l’adrenalina e il rock potente si sono fusi con sentimenti disperati e dolorosi. Le performance strepitose ed esasperate di Manuel Agnelli hanno dato vita a due ore di spettacolo tosto, intenso e travolgente, come solo lui sa fare.
La band milanese ha ripercorso nella prima parte del concerto tutti i bellissimi brani del disco “Ballate per piccole iene” in cui i “fottutissimi” 5 ragazzi hanno dimostrato di sapere ancora il fatto suo e cosa significhi fare musica con la “M” maiuscola.
Per lo strepitoso show il palco era basato sull’essenzialità; su cinque pannelli luminosi scorrevano immagini del disco e tematiche delle varie canzoni.
La seconda parte del concerto ha dato vita ai famigerati anni ‘90 in cui la band “spaccava a mille” ripercorrendo i successi dell’epoca; il timbro vocale inconfondibile ed esasperato di Manuel ha fatto rivivere quella strafottenza intelligente che ha contraddistinto la band e l’ha resa unica nel panorama musicale italiano.
Le performance di Manuel, affiancato dagli altri membri della band, Andrea Viti (basso), Dario Ciffo (violino e chitarra), Giorgio Prette (batteria), Giacomo Rossetti (polistrumentista) — altrettanto degni di nota, perfettamente in sintonia tra loro e musicisti eccellenti — hanno reso lo spettacolo ancora più coinvolgente, regalando ai presenti scatenati due ore di puro rock ed emozioni autentiche.
Gli Afterhours sono tornati più vivi che mai, e con il loro linguaggio musicale ci hanno ricordato cosa vuol dire respirare a fondo l’intensità dell’esistenza.


Scaletta del concerto:
- La sottile linea bianca
- Ballata per la mia piccola iena
- È la fine la più importante
- Ci sono molti modi
- La vedova bianca
- Carne fresca
- Male in polvere
- Chissà com’è
- Il sangue di Giuda
- Il compleanno di Andrea
- La canzone di Marinella
- Strategie
- Germi
- Lasciami leccare l’adrenalina
- Dea
- La verità che ricordavo
- Male di miele
- Quello che non c’è
- Non si esce vivi dagli anni ’80
- Padania
- Bye Bye Bombay
- Non è per sempre
- Voglio una pelle splendida