“Le prénom – Cena tra amici”, spettacolo di altissimo livello


di Elena Bartolucci

24 Apr 2025 - Commenti teatro

Ritmo ed energia al Teatro Feronia di San Severino Marche con “LE PRÉNOM – CENA TRA AMICI”: colpi di scena, battute e dissapori che non fanno affatto rimpiangere la versione originale francese.

Teatro Feronia di San Severino Marche: il cast con al centro il direttore del teatro Francesco Rapaccioni

San Severino Marche (MC) – Martedì 22 aprile al Teatro Feronia è andato in scena l’ultimo spettacolo in cartellone per la stagione 24/25 intitolato Le prénom – Cena tra amici con un cast davvero notevole composto da Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo e Aldo Ottobrino.

Una sera come tante altre vede protagonisti cinque amici, che si ritrovano a cena a casa di Pierre ed Elisabeth, entrambi professori dichiaratamente di sinistra, dove “inizia un gioco di provocazione e di verità che si allarga sino a diventare il ritratto di una generazione: tra piccole meschinità e grandi sentimenti.”

Oltre ai padroni di casa, ci sono anche Claude, l’amico single (sospettato di essere omosessuale) nonché trombonista in un’orchestra sinfonica, il fratello di lei, Vincent, agente immobiliare di successo nonché voce narrante, e la sua compagna incinta, Anna, in ritardo a causa di un impegno di lavoro.

Dopo che Vincent ha comunicato che diventerà padre di un maschietto, sconvolgerà i presenti svelando in anteprima il nome del figlio. “Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Il dubbio è che si tratti di uno scherzo, ma la discussione degenera ben presto investendo valori e scelte personali. Tra offese reciproche che non mancano di ferire tutti, nasce così il ritratto di una generazione allo sbando, dove ognuno ha qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi.”

Un semplice scherzo finisce per far riemergere antichi dissapori e segreti nascosti da così tanto tempo che rischiano di incrinare non soltanto un’amicizia di lunga data ma anche un matrimonio e una relazione ormai consolidati.

Il peso delle parole non va mai sottovalutato e lo dimostrano alla perfezione i dialoghi serrati e infarciti di termini mai scelti a caso: nell’adattamento della versione italiana di Fausto Paravidino si percepisce pienamente la eco dell’irriverenza, dell’arguzia e del tipico humour francese che non fa affatto rimpiangere il testo originale.

Notevolissima la bravura di tutti gli interpreti sul palco che si sono spesi a pieno per la riuscita di un testo per niente semplice in termini di ritmo (un atto unico di quasi due ore), infarcito di svariati momenti scoppiettanti e battute graffianti, che hanno regalato molte risate tra il numeroso pubblico in sala.

La pièce teatrale originale, Le Prénom, è stata scritta da Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte, i quali hanno poi firmato la regia della versione cinematografica del 2012 che, a sua volta, è stata adattata da Francesca Archibugi e Francesco Piccolo con il titolo Il nome del figlio (2015).

La regia di questo spettacolo di altissimo livello porta la firma di Antonio Zavatteri, le scene e i costumi sono di Laura Benzi e le luci di Sandro Sussi.

Lo spettacolo è una co-produzione CMC/Nidodiragno e Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona.

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