La potenza del “Requiem” di Mozart rivive a Macerata


di Elena Bartolucci

14 Apr 2025 - Commenti classica

Grande performance canora e strumentale per l’appuntamento dell’Appassionata al Teatro Lauro Rossi.

(Credit foto @massimozanconi)

Macerata – Giovedì 10 aprile, al Teatro Lauro Rossi di Macerata è stato eseguito il Requiem per soli, coro e orchestra K. 626 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791).

Questo capolavoro assoluto della musica sacra è stato cantato dal Coro giovanile delle Marche (preparato dal Maestro Giovanni Farina) e dai solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, accompagnati dalla FORMOrchestra Filarmonica Marchigiana che per l’occasione è stata diretta da Luigi Piovano.

Composto nel 1791, poco tempo prima che il Maestro Mozart morisse, il Requiem rimase incompiuto e successivamente ultimato da alcuni suoi allievi restando ancora oggi un’opera leggendaria.

La composizione su testo latino di questa messa possiede una moltitudine di colori che si mescolano con grande maestria per dare vita a toni più scuri e melodie quasi celestiali che si distribuiscono in varie parti: Introitus costituito dal Requiem aeternam (coro e soprano) e il Kyrie (coro), segue la Sequentia composta da Dies irae (coro), il Tuba Mirum (soli), il Rex Tremendae (coro) e il Recordare (soli), si prosegue poi con il Confutatis (coro), per arrivare poi alla famosa Lacrimosa (coro). La sezione successiva è quella denominata Offertorium costituita a sua volta dal Domine Jesu Christe (coro e soli), Hostias (coro), Sanctus (coro), Bendictus (coro), Agnus Dei (coro). A concludere la messa segue la sezione Communio, aperta e chiusa dal Lux aeterna (soprano e coro).

L’esecuzione del quartetto di voci è stata affidata alla soprano Laura Khamzatova (voce limpida ma dalla potenza tirata in alcuni momenti), alla mezzosoprano Nutsa Zakaidze (voce distinta e convincente), al tenore Alessandro Fiocchetti (voce dal timbro interessante che ha mostrato abbastanza piglio) e al basso Aleksandr Utkin (voce acerba che non è emersa al meglio) che, rispetto al coro che ha regalato moltissimi momenti interessanti anche nelle parti quasi sussurrate, sono riusciti ad affiorare maggiormente in formazione di ensemble rispetto alle singole parti di assolo.

Davvero ottima la performance degli ottoni nella prima parte, in cui il suono più timido degli archi ha regalato maggiore espressione nell’evoluzione successiva dell’opera, guidata alla perfezione dal Maestro Piovano, il quale ha deciso di regalare come bis finale una toccante versione dell’Ave Verum Corpus K 618 in Re maggiore, un mottetto di Wolfgang Amadeus Mozart composto pochi mesi prima della sua prematura morte.

L’Associazione Musicale Appassionata è riuscita ancora una volta a proporre un concerto di altissimo livello in grado di promuovere l’educazione all’ascolto della musica classica, che ha riscontrato un numero ingente di spettatori paganti.

La serata è stata realizzata in collaborazione con FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, Associazione Regionale Cori Marchigiani APS e Accademia d’Arte Lirica di Osimo, che fa parte di Musicattraverso, la stagione sinfonica della FORM di grande rilievo artistico e culturale.

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