Intervista al cantautore varesino Wasichu


a cura della Redazione

21 Gen 2021 - Commenti live!

Intervista al cantautore Wasichu. Il suo esordio, “Non è un disco per giovani” (del quale abbiamo parlato su queste pagine: https://www.musiculturaonline.it/uscito-lalbum-di-esordio-di-wasichu-non-e-un-disco-per-giovani/), è l’estremo baluardo della libertà.

È una grammatica autoriale a tinte forti, quella del varesino Wasichu, in un’era nella quale la canzone d’autore sembra essere sempre più annacquata. “Non è un disco per giovani”, l’album di esordio del cantautore, distribuito da La Stanza Nascosta Records, è l’estremo baluardo di una libertà, artistica e non, che negli anni è divenuta merce rara. Vicino a Piero Marras nella timbrica e in un certo tipo di ironia, Wasichu ci regala un album che affascina e fa pensare. Un viaggio sonoro tra folk e rock blues, con divagazioni country, che alle suggestioni anni settanta affianca uno spirito avanguardista, nella genuinità di una scrittura libera da castranti convenzioni.

Musiculturaonline lo ha incontrato per voi.

D. Lei si definisce un <<“capufficio” infiacchito da questo tipo di vita che vorrebbe mollare tutto ed andare a fare… il cantautore anni ’70>>! Cosa non le piace del suo lavoro e cosa la attira nella professione – se di professione si può parlare – di cantautore?

R. NO…non mi faccia parlare di lavoro! Beh… vivere di musica ha sicuramente un fascino non paragonabile a quello suscitato da fatture, DDT, buoni di prelievo, badge…In realtà la mia è una provocazione… ho solo una gran voglia (e bisogno) di cambiare, di avere una involuzione. Ho voglia di regredire, di inselvatichirmi, di fermarmi, scendere e andare a piedi…

D. “Non è un disco per giovani” (La Stanza Nascosta Records) è il suo album di esordio. Che pubblico immagina per le sue canzoni?

R. Io ancora non riesco ad immaginarmi cantante, per cui fatico ad immaginarmi un pubblico che mi ascolti…mi dia un po’ di tempo per entrare nella parte!

D. Che musica ascoltava da ragazzo?

R. Edoardo Bennato è stata la prima grande passione musicale; poi tutti gli altri cantautori storici … Ma anche country (John Denver), folk-rock (Neil Young), rock sudista (Alabama, Nitty Gritty Dirt Band) … e similari.

D. Cosa pensa della contaminazione in musica?

R. Questa è una domanda per musicisti…io (purtroppo) non lo sono, sono un “musicattaro” … Per quel poco che so, in natura, le contaminazioni rafforzano le razze… Un “bastardino” è molto più resistente di un esemplare dal pedigree incontaminato. Quindi contaminiamoci!

D. In Amico delle ortiche affronta la tematica dell’autismo, che sembra coincidere anche con una dimensione di libertà…mi sbaglio?

R. Sì, molti anni fa vidi in TV un servizio su un ragazzo autistico (evidentemente una forma lieve) e non mi diede l’idea che fosse malato, semplicemente diverso…a volte presente, a volte assente, come se fosse di un altro mondo. Mi dava l’idea che avesse la libertà, preclusa a noi “normali”, di spostarsi da quel mondo al nostro e viceversa… a suo piacere… (che bello se fosse davvero così!)

D. Anche il jazz sembra essere una metafora di libertà…

R. È una musica che non mi ha mai sedotto; forse perché non ho le conoscenze musicali per capirla, eppure mi incute enorme ammirazione e rispetto. Se devo pensare ad un musicista “libero” penso ad un jazzista… mi sembra un mondo lontano dai compromessi… dalle canzoni di 3 minuti per esigenze radiofoniche… Secondo me, un vero jazzista, suona per se stesso, e non per cercare consensi dagli altri. Dal punto di vista artistico, credo che questo sia il massimo della libertà!

D. La sua timbrica ricorda un po’ quella di Piero Marras, lo conosce?

R. Si conosco diverse canzoni: Fuori campo, Diglielo tu Maria ed altre… È bravo… è un po’ De Gregori, un po’ Vecchioni, un po’ Guccini… un po’ Dalla… l’accostamento mi lusinga!

D. Se qualche addetto ai lavori scrivesse che, a livello di sonorità, non ha inventato niente…come la prenderebbe?

R. Guardi, non sono affatto permaloso…non si preoccupi: scriva pure quello che crede! E poi ha ragione… le sonorità sono decisamente classiche cantautoriali… quindi nulla di nuovo! Ma perché vuole dare a me la responsabilità di inventare nuove sonorità? Io ho fatto ragioneria ed ISEF… mi alzo alle 7 del mattino e rientro alla sera… non ho né tempo né competenze per inventare nuove sonorità!

D. Cosa pensa dei musicisti, e più in generale degli artisti, che rincorrono ossessivamente la popolarità?

R. Ritengo insana qualsiasi ossessione. Una persona che ha un grande e cristallino talento artistico non ha bisogno di rincorrere in modo ossessivo la celebrità… arriva da sola… arriva in modo naturale; magari non subito… ma prima o poi il talento verrà universalmente riconosciuto. Chi invece rincorre con ossessione e ricorre all’ossessione per raggiungere l’obbiettivo “notorietà” mi dà l’idea che non abbia altri mezzi… probabilmente è un “artista” mediocre; probabilmente non è nemmeno un artista … Ma è solo il mio parere!

D. C’è un’interprete femminile alla quale regalerebbe volentieri una sua canzone?

R. Non c’ho mai pensato! Beh mettiamola così: mia figlia è fan di Francesca Michielin; sarebbe curioso se lei cantasse una mia canzone e dall’altra parte della radio ci fosse mia figlia ad ascoltarla (ovviamente ignorando le generalità dell’autore) … sarebbe divertente!

D. Sta lavorando ad un nuovo lavoro discografico?

R. … tra vecchie e meno vecchie, io ho ancora circa 20/25 canzoni già pronte, solo da arrangiare… Se La stanza nascosta Records mi darà un’altra opportunità mi piacerebbe “partorire” un paio di nuovi dischi …con calma ovviamente …sono ancora “giovane”!

D. Nel suo album c’è una divertente presa in giro dei “Rappers”. Se la chiamasse Drake per un duetto declinerebbe?

R. Immagino che Drake sia un rapper… (non voglio apparire snob…sono solo ignorante in materia). Declinare? … ma no…io sono tollerante… (spero lo sia anche la controparte). Gli proporrei di “rappare” il ritornello (mi sembra che si presti, per rime e cadenze)

Quanti rappers  – quante predicazioni

Gente che parla – parla nelle canzoni

Basta rappers – hanno rotto i coglioni

Tutti che parlano – nessuno che suoni

Bella zio … potrebbe funzionare!!!

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