“Il Rinascimento Marchigiano” fa tappa a San Severino Marche


di Aberto Pellegrino

29 Lug 2025 - Arti Visive

“Il Rinascimento Marchigiano”, esposizione delle opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma lungo i cammini della fede. Ultima tappa a San Severino Marche.

Carlo Crivelli, San Sebastiano (part.)

La Mostra Il Rinascimento Marchigiano”, che espone 17 opere d’arte recuperate e restaurate dai luoghi del sisma 2016, si propone di richiamare alla memoria dei marchigiani quella che rappresentano altrettante tappe lungo i cammini della fede.

Le finalità e il percorso dell’esposizione

L’esposizione non vuole essere una rassegna esaustiva di un preciso periodo storico dell’arte regionale, perché il termine “rinascimento” va inteso non in senso storico ma come la volontà dei curatori, Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, di trasmettere un messaggio di speranza legato al fascino della bellezza, una metafora artistica che vuole simboleggiare la volontà e la capacità di una comunità di voler risorgere dai danni materiali, morali ed economici.

Si vuole pertanto richiamare l’attenzione delle popolazioni interessate a custodire e apprezzare lo straordinario patrimonio d’arte che nel tempo ha costruito l’identità di una intera regione con un insieme di architetture, scuole pittoriche, movimenti di scultura, teatri storici, biblioteche dove si custodiscono preziosi manoscritti e incunaboli, un insieme che fa delle Marche un eccezionale scrigno di bellezza capace di integrarsi e fondersi perfettamente con il nostro affascinante paesaggio naturale.

È stato possibile allestire questa esposizione itinerante grazie al contributo e al sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Marche e degli enti locali da cui provengono le opere esposte, della Fondazione Marche e Cultura, dell’Anci Marche e del Pio Sodalizio dei Piceni, delle due Soprintendenze alle Belle Arti delle province di Ascoli, Fermo e Macerata e delle province di Ancona, Pesaro e Urbino.

La mostra ha esordito nel 2024 con una prima tappa a Roma, ospitata nella Chiesa di San Salvatore in Lauro situata nel centro storico, proprietà del Pio Sodalizio dei Piceni e luogo di culto dei marchigiani residenti a Roma; poi è arrivata nelle Marche ad Ascoli Piceno accolta nella prestigiosa sede del Palazzo dei Capitani in Piazza del Popolo; nel 2025 l’esposizione è stata ospitata nella Mole Vanvitelliana di Ancona quindi ha concluso il suo lungo viaggio a San Severino Marche, dove la mostra è stata inaugurata nella Galleria d’Arte Moderna “Filippo Bigioli” all’interno Piano Nobile del Palazzo Comunale che, con la sue opere d’arte, gli affreschi e gli arredi d’epoca, costituisce di per sé una mostra nella mostra.

L’esposizione resterà aperta fino al 19 ottobre 2025 (orari: da martedì a venerdì, ore 15-18; il sabato, ore 10-13/15-18; le domeniche e festivi, ore 11-19).

Carlo Crivelli, Madonna col Bambino (part.)

I visitatori potranno prendere visione delle seguenti opere esposte:

Le sculture: Christus Triumphas. Maestro del Crocifisso di Sant’Eutizio. XII secolo, Museo Piersanti, Matelica; Gesù Cristo Crocifisso. Ambito marchigiano XIII secolo Chiesa dei Santi Pietro, Paolo e Donato, Corridonia; Sant’Apollonio. Busto reliquiario, Scuola marchigiana, Abbazia di San Marco alle Paludi, Fermo XV secolo; San Rocco, Ignoto, XVI secolo, Comune di Caldarola; Croce astile, manifattura abruzzese, XV secolo, Museo Diocesano, Ancona

I dipinti: Antonio Vivarini, Santa Lucia, Santa Caterina d’Alessandria, San Pietro, San Nicola di Bari, 1462, Pinacoteca Parrocchiale, Corridonia; Carlo Crivelli; Madonna con il Bambino in trono, fra i Santi Sebastiano e Antonio Abate, seconda metà del XV secolo, Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno; Pietro Alamanno, Cristo in pietà, San Sebastiano e San Rocco, XV-XVI secoli, Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno; Pietro Alamanno, Madonna in trono con il Bambino Fra i Santi Sebastiano, Cosma e Santa Lucia, Cristo emergente dal sepolcro, XV-XVI secoli, Pinacoteca “Fortunato Duranti”, Montefortino; Neri di Bicci, Madonna col Bambino e i Santi Venanzio, Vittore, Fiorenzo (?) e Andrea, XV secolo, Cattedrale di San Venazio martire , Fabriano; Pietro Alamanno, Madonna col Bambino Tra Cristo e San Sebastiano, Cristo in Pietà (cimasa), 1585, Museo Diocesano, Ascoli Piceno; Pietro Alamanno (bottega di), Madonna in trono con il Bambino, XV secolo, Pinacoteca “Fortunato Duranti”, Montefortino; Lorenzo d’Alessandro, Madonna in trono col Bambino e Sant’Anna, San Rocco e San Sebastiano, seconda metà del XV secolo, Museo Piersanti, Matelica; Cola dell’Amatrice, Madonna in trono con Bambino tra i Santi Giovanni Battista, Stefano, Pietro, Lucia e il Redentore, 1517, Museo Diocesano, Ascoli Piceno; Cesare Dandini, San Carlo Borromeo in gloria e santi, 1625-1630, Chiesa del Santissimo Sacramento, Ancona; Ludovico Trasi, La presentazione al tempio, XVII secolo, Pinacoteca Civica, Ascoli Piceno; Giuseppe Puglia detto il Bastaro, Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Maria Maddalena, 1632 circa, Convento dei Cappuccini, Amandola; Giuseppe Puglia detto il Bastaro, Pietà, 1635.1636 circa, Collegiata di Santa Maria, Visso.

I capolavori presenti in mostra

Fra tutte le interessanti opere esposte spiccano autentici capolavori come il polittico di Carlo Crivelli con Madonna e il Bambino in trono fra i santi Sebastiano e Antonio Abate, che rappresenta una delle primissime opere del Maestro giunto da Venezia nelle Marche, dove lascerà una impronta indelebile della sua grandezza ed eleganza. È possibile ammirare il raro polittico di Antonio Vivarini, altro grande rappresentante della scuola veneziana. Un’autentica riscoperta saranno, per i non addetti ai lavori, il Polittico e la Madonna in trono di Montefortino, il Polittico di Ascoli di Pietro Alamanno, opere che mostrano come il pittore austriaco, appena giunto nelle Marche, abbia voluto prendere come modello della sua attività un grande Maestro come Carlo Crivelli, prima di intraprendere un proprio percorso artistico.

Capolavoro assoluto del primo Rinascimento è la Tavola del maestro sanseverinate Lorenzo d’Alessandro proveniente dal Museo Piersanti di Matelica. In essa sono raffigurati la Madonna col Bambino in trono e i santi taumaturghi Sebastiano e Rocco, ma l’aspetto più originale è la presenza alle spalle della Vergine di Sant’Anna, una raffigurazione rarissima in tutta l’arte marchigiana che conferisce a questo dipinto un tratto di assoluta originalità.

Una interessante scoperta è costituita dai dipinti seicenteschi del pittore ascolano Ludovico Trasi, autore di una Presentazione al tempio; le due opere del pittore romano Giuseppe Puglia detto il Bastaro presente con la Pietà di Visso e con la bella Madonna e Bambino tra i Santi Francesco e Maria Maddalena, proveniente dal Convento dei Cappuccini di Amandola, due dipinti che vanno ad arricchire il già vasto patrimonio della pittura barocca nelle Marche.

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