‘Il Regno di O Parapiri’, ovvero il coraggio dell’Arte autentica


di Gianluca Macovez

16 Ott 2025 - Commenti classica

Recensione del concerto dello Stravinskij Ensemble diretto da Giulia D’Andrea a Rivignano (UD) il 5 ottobre 2025, presso “La Regina del Bosco”.

Il melologo è una forma espressiva, nata nel diciottesimo secolo, che oggi non è facile ascoltare, perché il testo che viene letto deve essere costruito con sapienza, cercando parole intrise di musica, capaci di evocare colori, cesellate nel suono, evocative nel significato.

L’occasione di avvicinarci a questo genere così raro ci è stata offerta da Giulia D’Andrea, che con lo Stravinskij Ensemble ha portato in scena ‘Il regno di O’ Parapiri’, un lavoro tratto dal primo capitolo di ‘Il Libro degli Animali’ di Fabio Tombari, che è stato tradotto, con bravura rara, in lingua friulana da Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino.

La partitura era di Antonio Riccardo Luciani, adattata per il gruppo strumentale dal Maestro Daniele Zanettovich.

Insomma, un validissimo cast, per una occasione speciale, che la D’Andrea, con un gesto che suona come una contestazione verso un sistema sordo e stereotipato per il quale esistono solo una manciata di nominati da inserire nelle proprie stagioni, ha scelto di proporre in spazi alternativi, dal fortissimo significato simbolico.

Una coraggiosa, ostinata, nobilissima, feconda semina di Arte, fuori dai circuiti blasonati.

Indisponibile ai compromessi ed a rinunciare alla qualità.

Forse una battaglia donchisciottesca. Ma anche un ‘credo’ d’artista che merita il più ampio degli appoggi. Perché viviamo in un tempo in cui l’Arte va salvata e gli artisti veri devono essere protetti, difesi. Per evitare che il deserto della miseria abbia il sopravvento.

Visto che le istituzioni si sono dimostrate troppe volte sorde, in questo caso il termine è veramente appropriato, la musicista sceglie di investire il suo talento in operazioni raffinate, offerte in contesti al di fuori di ogni circuito, anticonvenzionali, per certi versi rivoluzionarie, certamente non scontate.

Il concerto si è svolto nei locali di un antico casolare, diventato un agriturismo: ‘La Regina del Bosco’, un edificio prezioso, con alcune parti di epoca romana, altre medioevali ed alcuni elementi rinascimentali, collocato in una posizione strategica della maglia del territorio friulano, fra l’antica Aquileia Romana e la Cividale longobarda, sulla via che conduceva a Venezia e con un approdo sul fiume Stella, che consente di raggiungere l’Adriatico.

Un posto dalla potente carica suggestiva, ma anche l’opportunità, per chi veniva da lontano, di rifocillarsi prima di assistere al melologo, che si è svolto in una ampia sala al piano superiore, nel quale trovano posti gli artisti e le sedie per il pubblico, rapidamente occupate.

Nel testo viene narrato l’ultimo giorno di vita di una vecchissima oca, che in realtà è una metafora per aprire una importante serie di riflessioni sulla vita.

Insomma, si parla di animali per raccontare di uomini.

Come si scriveva in apertura, il testo è di preziosa bellezza, reso in modo magistrale dalla prova di Massimo Somaglino, una vera colonna del teatro del territorio, che trova nella sua voce sfumature e colori come fosse uno degli strumenti dell’ensemble.

Ci incanta con emozionanti pianissimi; gioca con i ritmi, ora rilassati, ora serrati; accarezza le parole; ne valorizza sia il significato che la sonorità; sa essere moderno ed evocativo al tempo stesso.

Paolo Forte, riesce a trovare sonorità inaspettate dalla sua fisarmonica che accompagna alcuni momenti della storia con grande bravura.

Sia Giulia D’Andrea che lo Stravinskij Ensemble erano in serata di grazia.

La direttrice si è mossa con gesti pregni di sapienza. Le sue mani danzano nell’aria, catturano sfumature, fanno volare note e frasi musicali. Lo sguardo corre da un musicista all’altro, approva, ferma, esalta.

L’Ensemble la segue con una sintonia profonda, autentica. Maestra e professori si compenetrano e plasmano una straordinaria creatura musicale, che riesce ad ipnotizzare il pubblico che ha seguito tutto in un silenzio partecipato e sacrale.

Alla fine, tante chiamate, molti applausi, per un successo convinto, meritato, coraggioso, che sarebbe importante che scardinasse quelle porte chiuse al nuovo, negate al coraggioso, spaventate dal bisogno ostinato di coerenza e qualità.

Da parte nostra, tutto il sostegno a chi ha chiaro il valore ed il significato dell’Arte.

‘Il Regno di O’ Parapiri’ – il melologo dell’oca

Agriturismo “La Regina del Bosco”

  • Testo di Fabio Tombari
  • traduzione in friulano: Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino
  • Musica di Antonio Riccardo Luciani
  • Versione per lo Stravinskij Ensemble del M° Daniele Zanettovich
  • progetto e direzione: Giulia D’Andrea
  • voce narrante: Massimo Somaglino
  • fisarmonica: Paolo Forte
  • Stravinskij Ensemble: Sara Clanzig, Emanuela Signorato, Elena Paroni, Dario Braidotti, Cristiano Zampar, Nicola Mansutti, David Mazzacan, Elena Allegretto, Federica Tavano, Luca Zuliani   
  • direzione tecnica di Marco Melchior

Tag: , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *