Il Fano International Film Festival prende il volo


di Petra Feliziani

11 Ago 2013 - Senza categoria

Cinema: Commenti

Fano (AN) – Si è chiusa sabato 25 ottobre la XV edizione del Fano International Film Festival (20/25 ottobre 2003), la manifestazione diretta da Fiorangelo Pucci che si svolge nella città marchigiana dal 1989 e che presenta e premia cortometraggi provenienti dall’Italia e dall’estero dando spazio ad autori emergenti, a molti dei quali il festival in passato ha portato fortuna, e mostrando le loro opere, testimonianze di creatività e professionalità di una realtà in continua espansione. Il festival che si compone di due sezioni a tema libero, video e pellicola, prevede anche un concorso dedicato alla scuola, arrivato quest’anno alla X edizione, che vede la partecipazione dei lavori di studenti e insegnanti provenienti da istituti di ogni ordine e regione d’Italia. Oltre alla presentazione e alla premiazione dei lavori delle diverse categorie, il festival ha proposto convegni, incontri e un laboratorio di aggiornamento per gli insegnanti.
Il festival, iniziato il 20 ottobre, è stato anticipato, il 19 ottobre, dalla presentazione della collettiva del gruppo pittorico il Cenacolo Per una nuova espressività dell’immagine. Percorsi programmati sul soggetto: il cinema, mostra che è rimasta aperta fino al 26 ottobre presso gli spazi dell’ex Chiesa di Sant’Arcangelo di Fano. L’evento inaugurale vero e proprio del festival si è svolto il 20 ottobre presso il Teatro della Fortuna ed è stato KINESTESIA.Omaggio al cinema: performance live per sabbia, pianoforte e schermo. Al pianoforte Mario Mariani, disegni e animazione su sabbia di Massimo Ottoni. I due artisti hanno proposto un omaggio al cinema, Salciccia Ottoni creando disegni e figure in tempo reale con la sabbia utilizzando le mani, ripreso da una telecamera e trasmesso su schermo gigante, Mariani facendo interagire la musica con la scena.
Nei giorni successivi, oltre alle proiezioni di film e video in concorso segnalati dalla giuria, si è svolto un convegno nazionale sull’attore di Fano Ruggero Ruggeri nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa (Fano 1871-Milano 1953), con testimonianze dirette di Franco Battistelli, Leonardo Bragaglia (biografo ufficiale di Ruggeri) e Guido Lopez, con il coordinamento di Marco Ferri, direttore della Biblioteca Federiciana di Fano. Lo stesso giorno (giovedì 23) c’è stata la proiezione del film Sant’Elena, piccola isola (1943) di Renato Simoni, con un cast composto, oltre che da Ruggeri, da Lamberto Picasso, Salvo Randone, Carla Candiani, Paolo Stoppa, Elsa De Giorni, Mercedes Brignone e Alberto Sordi.
Durante il festival si è svolto anche un seminario-laboratorio per insegnanti dal titolo Valenze formative del cinema di animazione: dal segno all’immagine per la qualità della vita, progetto curato da Massimo Maisetti in collaborazione con Maria Teresa Caburosso.
La giornata conclusiva ha visto la premiazione e proiezione delle opere vincitrici delle diverse sezioni del festival. Prima è stata la volta dei ragazzi e degli insegnanti delle scuole. Per la Sezione Scuola Elementare e Materna il primo premio è andato a Mondo nuovo lavoro di una scuola di Lanza di Vasto di S. Vito dei Normanni di Bari, il secondo premio a Il ballo della scuola della scuola Elementare S. Umiltà di Faenza, il terzo a Senza titolo della scuola Materna Municipale di Torino. Per quanto riguarda la sezione Scuola Media il primo premio è andato a Etichetta? No grazie. della scuola G. Toniolo di Pisa, il secondo a Se tu non sei con me.. della scuola G. Gamerra di Putignano (PI) mentre il terzo a Insieme si può della scuola Petrucci di Montecastrilli (TR). Nella sezione Istituti Superiori sono stati premiati Pulci con la tosse dell’I.P.I.A. E. Majorana di Messina, Ra Barcai</i< dell’Istituto Superiore d’Arte di Imperia e Bisogna staccare la spina dell’ I.T.S. Leonardo da Vinci di Carate Brianza (MI). La Sezione Speciale è stata vinta da Dai tempo al tempo del Centro Diurno per l’handicap di Pesaro, di genere documentaristico. Il Premio AIART è andato invece a L’isola del Liceo Linguistico Europeo S. Umiltà di Faenza (RA), e il Premio Age a A.A.A. Amore cercasi della Scuola Media Baccarini di Russi (RA).
I
premi internazionali sono andati, per quanto riguarda la Sezione Video a Interno 9 di Davide Del Degan di Trieste, a L’apparenza di Davide Dapporto di Roma e a Senza parole di Ignazio Oliveri di Matera, rispettivamente primo, secondo e terzo premio. Il Gran Premio della Giuria della stessa sezione è andato al film di animazione Cafè l’amour di Giorgio Valentini di Milano.
La giuria ha inoltre segnalato con
Menzione Speciale opere interessanti per lo sforzo nella ricerca di nuove espressioni e tecnologie di diverse nazioni, provenienti, oltre che dall’Italia, dalla Cina, la Germania, gli Stati Uniti. Per quanto riguarda la Sezione 16 e 35 mm il primo premio è andato a Russian lessons di Josè Antonio Bonet di Madrid, il secondo a Silencio profundo di Gustavo Loza di Città del Messico e il terzo a Playgirl di Fabio Tagliavia di Torino. Il Gran Premio della Giuria è andato a Rosso fango di Paolo Ameli di Milano, con Menzione Speciale di opere anche in questo caso di autori provenienti dalla Germania, Svizzera, Russia, Inghilterra, Israele, Italia, Spagna. Il premio al Miglior Lungometraggio è andato a Marco Lanzafame di Bagheria (PA) per il suo La goccia, i Migliori Autori Marchigiani sono stati Massimo Ottoni di Fermignano (PU) con Graà a a à ltima cià ncia e Andrea Lodovichetti di Fano (PU) per Untitled. Storie senza nome. Il Miglior Attore premiato è stato Massimo Dapporto, interprete del film L’apparenza e la Miglior Attrice Daniela Fazzolari per Playgirl. Il Premio Shortvillage è andato a Interno 9 già premiato nella sezione video. La Miglior tesi di Laurea di argomento cinematografico è stata quella di Davide Falcioni di Bologna dal titolo L’immagine eccessiva. Julio Medem e il suo universo magico .
Anna Olivucci, componente della giuria, ha parlato di questa edizione in termini molto positivi, nella quale la crescita delle opere presentate al concorso si è manifestata attraverso le brevi (in termini di lunghezza dei film) riflessioni nelle quali si denota un’equilibrio tra il contenuto e la forma, in cui la sobrietà è il carattere distintivo del lavoro degli autori; come nel film Interno 9, primo premio nella sezione video, nel quale la storia di una non vedente viene raccontata senza pietismo ed in modo misurato e sobrio.

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