I cinquant’anni del Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano 1976-2025


di Andrea Zepponi

23 Apr 2025 - News classica

Presentato al Museo della Scala di Milano il programma del 50º Cantiere Internazionale d’Arte (11/27 luglio) di Montepulciano, diretto dal M° Mariangela Vacatello.

Si è tenuto giovedì 17 aprile al Museo della Scala di Milano alle ore 18 l’annuncio dei 50º Cantiere Internazionale d’Arte che si terrà dall’11 al 27 luglio di quest’anno a Montepulciano con la direzione artistica del M° Mariangela Vacatello. Avrà come sostegno quattro orchestre tre delle quali giovanili con la storica orchestra giovanile italiana e l’orchestra del 50º Cantiere a cui si aggiungeranno l’Orchestra Haydn e una compagine britannica; tra le 22 première, 17 assolute mondiali di cui 16 commissionate dal Cantiere, cinque prime italiane tra cui l’opera mascagnana Cavalleria rusticana nella rinascimentale Piazza Grande e una scenografia interattiva tra azione scenica e vita del borgo; oltre 340 musicisti operatori del settore da tutta Europa per festeggiare insieme l’utopia culturale ideata da Hans Werner Henze (1926-2012) mezzo secolo fa nel cuore verde della Toscana rurale. Ancora un simposio la mostra la retrospettiva “Cantiere 50” con le memorie pubbliche private del territorio e poi danza, prosa, musica da camera e sinfonica in un continuo gioco sinestesici tra tutte le arti e centri storici annoverati tra i più belli d’Italia. (50° Cantiere Internazionale d’Arte 2025).

Presentazione del Cantiere d’Arte di Montepulciano. Da sx: Lara Piero, Mariangela Vacatello, Sonia Mazzini e Michele Angiolini

La parola al Sindaco di Montepulciano Michele Angiolini indi a Sonia Mazzini Presidente Fondazione Cantiere, alla Direttrice artistica M° Mariangela Vacatello, a Lara Piero, assessore alla cultura di Montepulciano e al compositore Filippo Del Corno che hanno tracciato le coordinate di un evento meraviglioso che si compie in tutte le sue valenze originarie che sono fiorite e hanno fruttificato fino a oggi. Non poteva che esordire il sindaco del paese toscano decantando la matrice rivoluzionaria  di quell’ormai antico progetto che sin dal 1976 ha permesso chiaramente di raggiungere importanti risultati come una crescita culturale e sociale della comunità ed anche economica perché sicuramente ha alimentato lo sviluppo economico di Montepulciano non solo creando delle opportunità lavorative nel mondo dello spettacolo ma anche in quello del manageriato che poi si sono affermate nel corso degli anni in ottobre e riconosciute a livello internazionale. È stata una crescita culturale che ha permesso una qualificazione culturale del territorio di Montepulciano e non solo, ma anche di un vasto territorio della Valdichiana senese al fine dare un’offerta culturale ai residenti e alla comunità locale per raggiungere l’obiettivo di una emancipazione, poi rivolta anche in favore dei turisti e degli ospiti che scelgono Montepulciano come luogo delle loro vacanze e hanno la possibilità e l’opportunità di vivere eventi culturali spesso di grande livello come appunto il cantiere internazionale d’arte. Costantemente quindi nel segno di un turismo sempre più sostenibile fatto su cui Montepulciano ha ottenuto la certificazione fin dal febbraio 2024 raggiungendo parametri internazionali: sicuramente una grande soddisfazione, ma la tensione verso il futuro è quella di mettere in atto delle politiche culturali di area di cui si hanno le basi per mettere in atto basi culturali di area per tutta la Valdichiana senese giacché tutta questa vitalità culturale che è evidente in tutti questi anni ha permesso di poter ottenere un importante riconoscimento con il titolo attribuito dalla regione Toscana, dal governatore Eugenio Ciampi, di “capitale Toscana della cultura 2025”.

Il motivo di tanta soddisfazione è sicuramente dovuto ai tanti  cantieri internazionali d’arte – si parla di 800 tra eventi, manifestazioni, concerti, eccetera in tutta la Valdichiana senese – e questo lo si affida alla lungimiranza alla competenza della direttrice Mariangela Vacatello e alle sue capacità ideatrice corroborata e coadiuvata dalla Presidente della Fondazione Cantiere Sonia Mazzini che, nel prendere la parola, ha fugato il senso di traguardo finale che potessero assumere le operazioni del cantiere odierno: al contrario il cantiere oggi è vivo e in continuo rinnovamento proprio come lo fu nel 1976 quando Henze fu abbagliato dalla bella cittadina rinascimentale tanto che fu convinto a iniziare il suo progetto; lui diceva che bisognava far uscire dal letargo Monte Poliziano attraverso la diffusione della musica tramite una complessiva campagna provinciale, anzi questo significa – dice la Mazzini – che la manifestazione è in continuo rinnovamento. Dobbiamo ricordare alcune cose del passato che sono utili per capire oggi dove siamo arrivati. L’utopia di Henze – che molti leggono in una pronuncia angloide “eutopia”, cioè luogo beato, eludendo quindi il suo significato disforico di luogo che non esiste, – doveva passare tramite una continua diffusione della musica tramite una complessiva campagna di sprovincializzazione e produzione delle arti e così nel 1976 il Cantiere vi nacque con questa vocazione festivaliera; due erano i concetti principali: nel primo si pensava che conoscere la musica significa conoscere se stessi e nel secondo che la musica è anche capacità di seminare amore e comprensione tra docenti-allievi realizzando quel  sogno di mezza estate ch’è stato ed è il Don Chisciotte, fatto appunto da Henze per giovani talenti sconosciuti ma anche per grandi artisti provenienti da tutto il mondo. Il discorso di Henze era molto chiaro: “Oggi ti esibisci qui a Montepulciano, domani sui palcoscenici di tutto il mondo” e tanto bastava a richiamare nella cittadina toscana le più belle promesse della musica.

In cartella stampa Riccardo Chailly è voluto riandare con i ricordi a quel tormentato Turco in Italia del 1976, ai Masnadieri dell’anno successivo e ai suoi percorsi direttoriali poliziani nel Don Pasquale, nello Stabat Mater rossiniano e ricordare le esperienze formative della modernità de Il paese senza tramonto di Sciarrino del 1977 e del Pollicino nel 1980 dello stesso Henze. Pollicino è ancora oggi per bambini l’opera che rappresenta quanto sia capace di dare non solo l’istituto di musica dedicato che ha 1000 allievi a Montepulciano ma anche tutto il territorio dove si hanno sezioni musicali in strumento solo, corale, banda per gruppi musicali e strumenti classici non solo da camera; inoltre gruppi di musica pop: si può insomma dire che Montepulciano è un posto dove fin dalle scuole elementari la musica è sentita come formativa – al contrario del resto d’Italia, per nostri onta e scorno nazionali – e ogni bambino delle scuole elementari suona uno strumento, ogni classe diviene un’orchestra, collabora a un progetto sperimentale che oggi fa parte del corso didattico e la dr.ssa Mazzini crede che questo sia un grandissimo risultato raggiunto da Montepulciano e dal suo territorio.  

Ci sono poi i musei, i palazzi da visitare, le piazze, la bellezza del borgo, e soprattutto l’offerta musicale ricchissima che si può consultare dal link suesposto.

L’assessore Lara Pieri ha delineato i programmi e i progetti che daranno vita alla creatività del territorio di Montepulciano e della Valdichiana Senese che, ribadiamo, è stato insignito quest’anno di Capitale toscana della cultura Valdichiana 2025.

Poi la delizia del concerto offerto dal M° Vacatello che si è seduta al pianoforte appartenuto a Lizst per eseguire d’emblée Ondine tratto da Gaspard de la nuit di Maurice Ravel con una tecnica pianistica e un’aderenza alla tastiera così funzionale al tocco espressivo mai vista. Un’affascinante anticipazione del pianismo al femminile di cui il Maestro ha voluto donarci un’anteprima privilegiata. Per il resto attendiamo il resto della immensa offerta musicale del 50° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano – Valdichiana Senese – 11/27 luglio 2025.

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