“Europeana” con Lino Guanciale conquista tutti


di Elena Bartolucci

11 Ott 2025 - Commenti teatro

Il testo di Patrik Ourednik si presenta come un lungo e diacronico excursus sul secolo passato.

(Foto di Luca A. d’Agostino/Phocus Agency)

Fermo – Lo scorso 7 ottobre, al Teatro dell’Aquila di Fermo, è andato in scena Europeana di e con il talentuoso attore Lino Guanciale il quale, poco prima dell’inizio dello spettacolo dichiaratamente pacifista, ha speso poche ma sentite parole per ricordare l’anniversario della strage di Hamas, auspicando la fine dell’orribile genocidio a Gaza.

Un monologo serrato e cesellato alla perfezione in cui, attraverso una costruzione linguistica complessa e sincopata, viene stilato un elenco di cose, personaggi e avvenimenti che descrivono con minuzia, in poco meno di un’ora e mezza, le caratteristiche più salienti di una storia ricca come quella del Novecento in Europa, passando dalla Prima e Seconda Guerra Mondiale all’avvento dell’elettricità, della radio e della televisione fino ai viaggi sulla Luna e all’invenzione della plastica e all’arrivo della tecnologia.

Come dichiarato dallo stesso Guanciale, impressiona come l’autore Patrik Ourednik possa creare i giusti nessi che tengono insieme la bambola Barbie e l’Olocausto accostando quindi con grande maestria e facilità alcuni degli eventi più crudi del XX secolo: coglie infatti, con equilibrio mirabile, la netta accelerazione del capitalismo novecentesco, vedendone e narrandone le sue espressioni formali, esterne, sia tragiche sia, per l’appunto, più frivole.

Molto interessante anche la scelta scenografica di porre al centro del palco un mucchio gigantesco di indumenti, che risultavano disseminati anche su tutto il palcoscenico e da cui l’attore ha pescato una ventina di T-shirt, indossate una sopra l’altra, raffiguranti ciascuna un simbolo ad hoc.

Lino Guanciale è riuscito a mettersi davvero alla prova con questo monologo con cui ha convinto proprio tutti, dall’inizio alla fine, dimostrando anche una grande maestria a livello registico.

Dal punto di vista attoriale non è comunque stato da meno: è riuscito a modulare alla perfezione la sua voce, calibrandola a seconda delle necessità testuali e umorali, nonché a destreggiarsi con diversi oggetti di scena senza mai perdere il controllo.

Il testo di Europeana è di Patrik Ourednik; la traduzione è stata curata da Andrea Libero Carbone.

Le musiche eseguite dal vivo dal talentuoso fisarmonicista di origine slovena Marko Hatlak hanno accompagnato le parole recitate da Lino Guanciale che ha curato anche la regia dello spettacolo.

I costumi e gli elementi di scena sono firmati da Gianluca Sbicca, mentre le luci sono di Carlo Pediani.

Lo spettacolo è una co-produzione Wrong Child ProductionMittelfest2021 in collaborazione con Ljubljana Festival.

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