“Caro Giacomo, a me sembran tutti matti” per celebrare Puccini


a cura della Redazione

3 Lug 2024 - News teatro

Il viaggio performativo “senza tempo” “Caro Giacomo, a me sembran tutti matti”, per celebrare il centenario pucciniano, è un nuovo progetto ideato da Salvatore Dell’Isola. Tanti appuntamenti dal Nord al Sud con una tappa imperdibile l’11 luglio al Museo del Risorgimento di Torino.

Grafica dello spettacolo

Nell’anno in cui tutto il mondo celebra il primo centenario della morte di Giacomo Puccini, debutta lo spettacolo “Caro Giacomo, a me sembran tutti matti” che intende omaggiare la genialità del compositore ma anche invitare il pubblico a riscoprire i valori fondamentali dell’umanità attraverso un trio composto dal clarinetto di Salvatore Dell’Isola, il pianoforte di Massimo Salotti e la voce recitante di Marco Di Stefano. Uno spettacolo unico proprio per questo, dove la bellezza delle musiche di Puccini si esprime insolitamente attraverso strumenti musicali e ispirazioni contemporanee. “Caro Giacomo, a me sembran tutti matti” sarà portato al Maiori Festival l’8 luglio, al Museo del Risorgimento di Torino l’11 luglio e il 20 luglio anche a Lucca, la città natale di Puccini. Il tour si sta arricchendo di altre date in attesa di definizione.

L’incredibile storia immaginaria tra il compositore e Giuseppe, un giovane studente universitario d’oggi, – ideata da Salvatore Dell’Isola e raccontata attraverso un dialogo epistolare scritto da Marco Testa – è il fulcro della messa in scena che traccia con parole e musica, a distanza di cento anni, un parallelismo tra i due periodi storici.

Il titolo “A me sembran tutti matti!” richiama un episodio dell’indimenticabile sceneggiato televisivo dedicato a Giacomo Puccini interpretato dallo strepitoso Alberto Lionello nei panni del maestro e diretto da Sandro Bolchi, nel quale Puccini denunciava ironicamente lo scenario alla vigilia della Grande Guerra. E non ci sarebbe da meravigliarsi se questa frase oggi venisse pronunciata da Giuseppe che, nel carteggio con il compositore, inizia a raccontare della sfiducia nel domani, dove emerge la paura di non essere all’altezza delle richieste sociali ed esplora temi universali (sfide, passioni, ideali, dolori) che continuano ad inquietare ogni generazione.

«Oggi la storia di Giuseppe è molto realistica e rispecchia tantissimi giovani che si trovano a vivere in un sistema pieno di contraddizioni dove l’assurdo diventa quasi ovvio e ciò che è logico e razionale non è più reale, – afferma Salvatore Dell’Isola. – Viviamo in un periodo dove si sta rischiando di perdere l’identità umana e, sebbene ci spingiamo quotidianamente verso il progresso, alcuni princìpi e pregiudizi comuni all’epoca di Puccini restano ancora oggi difficili da superare».

Le opere di Puccini spesso mettono in luce il tema dell’amore e della sofferenza femminile attraverso personaggi come Manon, Tosca e Cio-Cio-San, alle prese con situazioni tragiche e difficili. Questi temi risuonano ancora oggi, dove i matrimoni forzati e gli amori tossici continuano a devastare le vite delle persone coinvolte. Tuttavia, le sue opere offrono anche un senso di riscatto rappresentato da figure come Minnie e Turandot, donne determinate a far valere i propri diritti. Quei diritti che dovrebbero appartenere anche ai bambini colpiti da guerre devastanti, privati della loro infanzia, del calore familiare e della sicurezza materna. La tecnologia, sebbene abbia migliorato molti aspetti della vita, può anche distoglierci dalla realtà e trasformare le parole in strumenti di odio, come accadde allora nel caso di Doria Manfredi.

Ed è proprio su questi temi e attraverso questa fusione di musica e teatro che gli interpreti Massimo Salotti, Salvatore Dell’Isola e Marco Di Stefano daranno vita agli scritti di Marco Testa. Nello spettacolo dell’8 luglio a Maiori la voce recitante sarà di Brunella Caputo, mentre in quello dell’11 luglio a Torino il pianista sarà Niccolò Buscemi.

Caro Giacomo, a me sembran tutti matti è stato presentato in anteprima il 24 giugno al festival Estate Bientinese, seguito dal Maiori Festival l’8 luglio, dal Museo del Risorgimento di Torino l’11 luglio e il 20 luglio anche a Lucca, la città natale di Puccini. Il tour si sta arricchendo di altre date in attesa di definizione.

Il video trailer è stato realizzato da Stefano Vanelli:

BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

MARCO TESTA, autore dei testi

Cresciuto a Sant’Antioco, Marco Testa ha studiato storia, archivistica e musica. Lavora principalmente per l’Archivio di Stato di Torino e collabora con varie fondazioni, università e istituzioni culturali, tra le quali il Festival di musica da camera organizzato da Roero Cultural Events. È autore di saggi e articoli pubblicati su riviste specializzate ed è critico musicale per la rivista MUSICA (Zecchini Editore). In sede critica e di ricerca si occupa di aspetti politici, culturali e musicali in contesto europeo, principalmente relativi al secolo XVIII e al Regno di Sardegna

SALVATORE DELL’ISOLA, clarinettista

Fondatore e direttore del Maiori Festival, Salvatore Dell’Isola è un musicista e docente laureato in Discipline Musicali e Management dell’impresa culturale e di spettacolo. Si è laureato in Clarinetto al Conservatorio di Salerno e perfezionato con musicisti di fama internazionale. Tra i vari progetti musicali e manageriali, ha pubblicato il metodo “Impara e suona il clarinetto” e ha coordinato il progetto Erasmus+ “MUSIC IN” dal 2020 al 2023. Insegna Clarinetto presso licei musicali e scuole secondarie di primo grado. Nel 2024 idea lo spettacolo Caro Giacomo, a me sembran tutti matti in occasione del centenario della morte di Puccini.

MASSIMO SALOTTI, pianista

Pianista, maestro collaboratore e compositore, Massimo Salotti si è diplomato giovanissimo. Vincitore di numerosi premi, ha lavorato con artisti del calibro di Andrea Bocelli, Valentina Lisitsa, Katia Ricciarelli e Placido Domingo. È direttore artistico di festival internazionali e ha fondato la piattaforma culturale Italian-Artists. Parallelamente, svolge un’intensa attività artistica come pittore, esponendo in vari paesi. La sua installazione sonora “XXIV WAVES FOR PIANO SOLO” ha ricevuto l’apprezzamento di David Lynch. Ha pubblicato il Cd “The Fourth Way Music”, accolto favorevolmente da pubblico e critica.

NICCOLÒ BUSCEMI pianista                                             

Compositore, orchestratore, arrangiatore e pianista, Niccolò Buscemi ha iniziato a comporre a soli 14 anni, collaborando con artisti come Ugo Pagliai e Paola Gassman, creando musiche di scena per oltre trenta produzioni. Laureato in Pianoforte e Composizione con il massimo dei voti al Conservatorio di Lucca, ha scritto musiche per televisione e cinema, inclusa la colonna sonora per il film “Dans une semaine”. Tra i prossimi impegni compositivi spiccano un concerto per pianoforte e orchestra e un album di trascrizioni pianistiche di Puccini.

Niccolò Buscemi

MARCO DI STEFANO, attore e regista

Attore, regista, performer e fondatore del “Teatro della Comunità” che ha visto la sua realizzazione in 20 nazioni e 110 produzioni, Marco Di Stefano collabora e vive in simbiosi artistica con Tanya Khabarova (cofondatrice dei Derevo di San Pietroburgo), premiati nove volte al festival di Edimburgo. Fondatore e direttore artistico del Festival Internazionale del cinema e teatro di Amandola per 19 edizioni e del Festival “Così vicino così lontano Macer/azione” per 18 edizioni, ha radici nel teatro di ricerca. Ha recitato in oltre sessanta film e insegna recitazione all’European Film College in Danimarca.

Marco Di Stefano
Brunella Caputo

BRUNELLA CAPUTO, attrice e regista

Brunella Caputo, salernitana, è regista teatrale, attrice e scrittrice. Direttore artistico della rassegna teatrale “La notte dei Barbuti”, tiene corsi di recitazione e letture ad alta voce e registra audiolibri. Ha adattato e portato in scena testi di Erri De Luca e altri autori, scrive racconti per Il Mattino, e ha pubblicato racconti in diverse antologie. Tra i suoi scritti Le notti dei Barbuti – Il teatro dei sogni e Dell’acqua e dell’amore che nel 2020 ha ricevuto menzioni speciali della giuria sia nel premio letterario del festival “In costiera amalfitana” che nel premio letterario “Iride”.

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