Cala il sipario su Civitanova Danza 2013 con la ballerina Svetlana Zakharova


di Elena Bartolucci

16 Ago 2013 - Commenti danza

Swan Zakharova (photo by M.Logvinov 25.4.06)Civitanova Marche (MC) – Lo scorso Ferragosto il palcoscenico del Teatro Rossini di Civitanova Marche ha ospitato La Notte della Stella con la prima ballerina del Bol’šoj di Mosca, la magnifica Svetlana Zakharova, accompagnata da altri bravissimi danzatori, già protagonisti di tournée in tutto il mondo.
Nel 2003 è entrata a far parte del Balletto del Teatro Bol’šoj ed è stata allieva di Ljudmila Semenjanka e dal 2007 ricopre anche il ruolo di ballerina étoile del Balletto del Teatro alla Scala di Milano. Dal 1999 è regolarmente guest artist presso le più prestigiose compagnie di balletto del mondo, tra cui New York City Ballet,Opéra di Parigi, Teatro San Carlo di Napoli e American Ballet Theatre.
Dopo aver incantato i teatri di tutto il mondo e ottenuto nel corso della sua carriera diversi premi e riconoscimenti, l’étoile ha dimostrato anche nel piccolo teatro Rossini una grazia e una tecnica eccezionali, dando prova di una sublime forza scenica sia nei balletti classici che in quelli contemporanei.
Al fianco della Zakharova si sono succeduti in suggestive coreografie sei eccellenti ballerini quali Tat’jana Molotov, Anna Ol’, Mikhail Lobukhin (che ha partecipato a numerose tournée del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e del Bol’šoj, di cui è primo ballerino), Artemij Pyžov, Semën Veličko e Vladimir Varnava (che da tempo lavora sia come ballerino che come coreografo, partecipando a progetti e spettacoli in Russia e all’estero).
La serata del Gala, che ha saputo regalare perfomance sublimi provenienti dagli angoli più suggestivi del repertorio ballettistico, è stata divisa in due parti.
Si è iniziato con Diana e Atteone su musica di Cesare Pugni e sull’acrobatica coreografia di Agrippina Vaganova, danzata dall’esile e leggiadra Tat’jana Bolotova e Mikhail Lobukhin, che ha incantato il pubblico con la sua possente prestanza fisica e dal campionario di salti e piroette mostrate durante l’esecuzione.
È salita poi sul palco la stella tanto attesa ovvero Svetlana Zakharova insieme a Vladimir Varnava, interpreti del balletto moderno Plus. Minus. Zero su coreografia dello stesso Varnava e accompagnamento musicale dai toni stridenti di Arvo Pärt. Un’esecuzione particolare dai toni malinconici, che è riuscita a evidenziare la pesantezza di ogni movimento, bilanciato da entrambi i corpi.
A seguire il celeberrimo pas de deux tratto dallo Schiaccianoci su coreografia di Vasilij Vajnonen e musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, danzato da Anna Ol’ e Semën Veličko, i quali a tratti sono sembrati un po’ acerbi e incerti in alcuni passi.
È stato poi il turno di Melodia di Asaf Messerer su musica di Christoph Willibald Gluck, interpretata da Artemij Pyžov e Tat’jana Bolotova, vestita in modo sublime con un leggero costume di chiffon bianco, il quale evidenziava ancora meglio la poeticità e l’estrema delicatezza emanata da tale esecuzione, in cui entrambi i danzatori hanno presentato con precisione estrema ogni presa e sollevamento. In chiusura della prima parte La morte del cigno di Mikhail Fokin, danzata da Svetlana Zakharova sulla celebre musica di Camille Saint-Saëns, la quale ha regalato una performance da brividi, impersonando magnificamente i suoi ultimi istanti di vita.
Dopo l’intervallo si è aperto di nuovo il sipario con Vladimir Varnava, interprete del meraviglioso assolo Dream caused by the flight da lui stesso coreografato su musica di Claude Debussy. Un’esecuzione di danza moderna incentrata sull’elasticità del corpo in ciascuno dei suoi movimenti.
Successivamente è tornata in scena Svetlana Zakharova nella coreografia di danza moderna di grande intensità di Motoko Hirayama, Revelation, accompagnata dal sottofondo inquietante di John William e da una semplice sedia sul palco, che l’ha sostenuta anche in posizioni e contorsioni estreme.
La serata è proseguita con il simpatico balletto classico Harlequinade di Marius Petipa e musica di Riccardo Drigo, interpretato da Tat’jana Bolotova e Artemij Pyžov, che hanno reso in danza la simpatia di un personaggio come Arlecchino.
A seguire Opus di Jurij Vyskubenko su musica di Philip Glass con Anna Ol’ e Semën Veličko, che stavolta si sono fatti interpreti magnifici di un intenso passo a due moderno, che ha visto quasi la fusione perfetta dei due corpi.
In conclusione la magnifica versione di Le Corsaire su coreografia di Marius Petipa e sulle note di Adolphe Adam, interpretata da Svetlana Zakharova e Mikhail Lobukhin, i quali non hanno incantato solo per i loro sfavillanti costumi ma anche per la grazia e la precisione tecnica di ogni loro movenza, salto e piroetta.
Il pubblico civitanovese non si è trattenuto da un profluvio di applausi infinito, estasiato dalla bravura della stella della serata ma anche da tutti gli altri ballerini.
Il Civitanova Danza Festival non poteva scegliere quindi modo migliore per concludere la sua ventesima edizione.

S. ZakharovaAncora S. ZakharovaUna scena

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