Al via la diciassettesima edizione di Civitanova Classica Piano Festival
di Elena Bartolucci
21 Mag 2025 - Commenti classica
Il direttore Manuel Tévar ha regalato un incredibile e avvincente concerto grazie alla bravura dell’orchestra FORM, del pianista Lorenzo Di Bella e del virtuoso violinista Asi Matathias.


Civitanova alta (MC) – Giovedì 15 maggio, nella cornice del meraviglioso Teatro Annibal Caro, è stato dato il via alla diciassettesima edizione di Civitanova Classica Piano Festival.
Per la serata inaugurale di questa stagione, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana (nota anche come FORM, Fondazione Orchestra Regionale delle Marche – una delle tredici istituzioni concertistiche orchestrali italiane, sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Marche, dai Comuni di Ancona, Macerata, Fermo, Fano e Fabriano) è stata diretta con grande piglio dal direttore di fama internazionale Manuel Tévar (pianista e compositore affermatosi come uno dei musicisti spagnoli più importanti della sua generazione) e ha dato subito dimostrazione dell’altissimo livello del programma cimentandosi nell’esecuzione del Prélude a l’après-midi d’un faune di Claude Debussy (1862 -1918) in Mi maggiore, in cui l’armoniosità degli archi si è sposata con grande controllo alla perfezione dei fiati. Con questa opera datata 1891-94, un giovane Debussy usciva da anni di tormentata vita personale, irrequieta, bohémienne, conquistando definitivamente quella celebrità che non l’avrebbe più abbandonato.
Sul palco è arrivato poi il momento del direttore del festival Lorenzo Di Bella che ha eseguito magnificamente il Concerto in Sol maggiore di Maurice Ravel (1875 -1937) per pianoforte e orchestra, che ha definito questa esibizione propedeutica alle altre che lo attendono nel Sud America.
Ultimo allievo del pianista russo Lazar Berman, Di Bella si è aggiudicato diversi premi e riconoscimenti lungo la sua carriera artistica, registrando un’assidua attività concertistica e tenendo importanti recital per le maggiori società concertistiche italiane.


Molto attivo in ambito didattico, è attualmente docente di pianoforte presso il Conservatorio di Pesaro e direttore artistico dell’Accademia Pianistica delle Marche di Recanati, tenendo corsi e masterclass per importanti istituzioni musicali italiane ed estere. È anche ideatore e direttore artistico della stagione concertistica del “Mugellini Festival” di Potenza Picena (insieme all’artista Mauro Mazziere) e del Concorso Pianistico Internazionale “La Palma d’Oro” di San Benedetto del Tronto.
Con Maurice Ravel, Di Bella trascina il pubblico in sala subito in pieno Novecento con sonorità jazzistiche che si mescolano a sapori più classici: “molto dell’amalgama tra jazz e tradizione, tra libertà formale e architettonica classica, in questo concerto vi aleggiano gli spiriti di Mozart e Saint-Saëns nonché le più arrischiate concessioni al gusto dell’art nègre, percependo tutto il suo entusiasmo per le migliori pagine di Gershwin”.


Nei movimenti Allegramente, Adagio assai e Presto, “il rapimento estatico si muta, è vero, in humour ma non dimentica le consolazioni dell’abbandono e della tenerezza; le sonorità si fanno più ardite, capaci di asprezze impreviste, ma emergono da una palette di colori che si ritrova quasi per intero in Debussy; l’occasione della forma pare infine squadrare la materia sonora con intenti più rigorosi, ‘neo-classici’, rispetto al fluido susseguirsi delle armonie debussiane, eppure l’origine ‘da Divertissement’ del Concerto raveliano svela tutta l’innocenza di questa scelta di forma, la spontanea volontà di espressione che vi è alla radice”.
Dopo un breve intervallo è stato il momento del giovanissimo e talentuoso violinista Asi Matathias, il quale ha incantato tutti i presenti interpretando con grande passione e precisione il celeberrimo Concerto per violino e orchestra op. 64 di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 -1847) in Mi minore suonando un raro violino Antonio Stradivari del 1695.
Protégé di Pinchas Zukerman, ha iniziato a suonare all’età di soli sei anni ed è già riconosciuto come uno dei talenti più celebrati della sua generazione. Ha debuttato all’età di 14 anni con l’Orchestra Filarmonica di Israele sotto la direzione di Zubin Mehta, mostrando una maturità musicale e un’ispirazione ben oltre i suoi anni. Da allora ha suonato come solista con numerose orchestre in tutto il mondo e con direttori di importante levatura.
Con il celeberrimo Concerto per violino di Mendelssohn, il pubblico è rimasto sicuramente estasiato dagli incredibili virtuosismi del violino di Matathias che ha regalato un’esecuzione perfetta e acuta in ogni passaggio dei movimenti Allegro molto appassionato, Andante e Allegretto non troppo – Allegro molto vivace di un vero classico intramontabile del repertorio romantico.
L’evento è coinciso, inoltre, con la chiusura dell’anno accademico 2024/2025 dell’Unitre di Civitanova, il cui direttivo è stato omaggiato mettendo in buona luce tutte le incredibili attività che vengono svolte a nome delle persone non più giovani.


Civitanova Classica Piano Festival è organizzato dall’associazione di promozione sociale ARTEinMUSICA in coorganizzazione con l’Azienda Teatri di Civitanova, con il contributo del Comune di Civitanova e della Regione Marche. Partner assoluto della serata è stata l’azienda ICA di Civitanova Marche.