A Tavagnasco gli eventi per i trecento anni dalla nascita di Andrea Luigi Serassi, fra i maggiori organari del Settecento.


a cura della Redazione

5 Mag 2025 - News classica

Nel comune piemontese di Tavagnasco (TO), nella chiesa di Santa Margherita, si trova l’organo di grandi dimensioni meglio conservato fra gli strumenti realizzati dal maestro organaro del Settecento Andrea Luigi Serassi. In occasione dei trecento anni dalla nascita del maestro dal 9 al 24 maggio si svolgeranno concerti e un convegno di studi.

Si svolgeranno a Tavagnasco (TO), – a 50 chilometri da Torino, 11 da Ivrea e 12 da Point-Saint-Martin -, le celebrazioni per i 300 anni dalla nascita di Andrea Luigi Serassi (Bergamo, 1725- Bergamo, 1799), figura di spicco nella progettazione e nella realizzazione di organi nel Settecento. Gli eventi in programma saranno il 9, il 18 e il 24 maggio, nella chiesa di Santa Margherita: qui si trova, infatti, l’organo ideato dal Serassi nel 1787. A fronte di una produzione di circa 200 strumenti, quello di Tavagnasco è l’organo serassiano meglio conservato e con le caratteristiche tecniche più interessanti. Si tratta, infatti, del primo suo organo a due tastiere realizzato in Piemonte; è fra i pochi strumenti italiani, di fattura settecentesca, che vanta, ad oggi, la maggior parte delle canne originali; è fra i pochi organi a non aver subito modifiche di rilievo nei secoli successivi.

Il trecentesimo della nascita di Andrea Luigi Serassi a Tavagnasco è organizzato da AOC (Antichi Organi del Canavese) e AODC (Associazione Organistica Del Canavese) con il supporto e la collaborazione della Parrocchia e del Comune. L’iniziativa ha il patrocinio della Parrocchia di Santa Margherita, del Comune e della Pro Loco di Tavagnasco, della Città Metropolitana di Torino.

Il programma

Gli eventi per l’anniversario della nascita dell’organaro inizieranno venerdì 9 maggio, alle 21, con il concerto di apertura e la presentazione della prima biografia ragionata sul maestro, nonché il resoconto del recente restauro dello strumento di Tavagnasco. Fra i relatori, Adriano Giacometto, storico dell’arte organaria e Roberto Ricco, regista video, entrambi della direzione artistica di AOC (Antichi Organi del Canavese). Protagonisti anche Alessandro Rigola, organaro, e Silvio Rossini, organista e presidente di AODC (Associazione Organistica Del Canavese).
Domenica 18 maggio, alle 16, secondo concerto in cui è prevista la presentazione del primo CD inciso in Santa Margherita, con la registrazione curata dalla collana discografica Antichi Organi del Canavese, con Roberto Ricco, Adriano Giacometto e l’organista Valter Savant-Levet.
Sabato 24 maggio, dalle 8.45 alle 17.15, è atteso il convegno di studi dedicato ad Andrea Luigi Serassi. Vi parteciperanno esperti di storia dell’arte organaria, restauro, divulgazione culturale e scientifica, musicologi, organisti. Tra i relatori:

  • Federico Lorenzani, presidente dell’Associazione Culturale “Giuseppe Serassi” – Istituto per la ricerca musicologica
  • Andrea Carmeli, socio fondatore e vicepresidente dell’Associazione Culturale “Giuseppe Serassi” – Istituto per la ricerca musicologica
  • Giosuè Berbenni, presidente onorario dell’Associazione Culturale “Giuseppe Serassi” condirettore scientifico della Collana d’arte organaria della stessa Associazione
  • Adriano Giacometto, storico dell’arte organaria, fondatore e direttore artistico AOC
  • Roberto Ricco, fondatore e direttore artistico AOC
  • Silvio Rossini, organista, presidente AODC
  • Alberto Dossena, organista, studioso di arte organaria
  • Matteo Lombardi, musicologo, ricercatore e membro AODC
  • Margherita Lanzini, esperta di arte organaria e divulgatrice culturale
  • Paolo Cavallo, musicologo
  • Filippo Arri, ricercatore e membro AODC

Dopo il convegno, alle 21, il calendario degli eventi si concluderà con il concerto di chiusura: a suonare l’organo di Tavagnasco sarà il Maestro Alberto Dossena.

INFO

Per informazioni al pubblico e per iscriversi al convegno: Roberto Ricco, 335 5454623, info@antichiorganidelcanavese.it


AOC Antichi Organi del Canavese

Nel 1996, Adriano Giacometto, organologo e Roberto Ricco, tecnico del suono, su proposta della Pro Loco di Montanaro, incidono un disco con la musica suonata sull’organo di Montanaro, appena restaurato. Nasce la collana discografica Antichi Organi del Canavese: ad oggi, l’unica iniziativa editoriale che, parallelamente all’attività discografica, si occupa sistematicamente di studio e divulgazione del patrimonio organario. Antichi Organi del Canavese ha un catalogo di 49 volumi dedicati agli organi storici, a cui si aggiungono ulteriori 7 volumi che costituiscono la collana AOC Classic, dedicata a musicisti e compositori del territorio canavesano.  
I cd di Antichi Organi del Canavese, editi da Edizioni Leonardi di Milano, si trovano a Roma, al Pantheon, via della Minerva 10 e on line su www.antichiorganidelcanavese.it, http://www.discolandmail.com.

Associazione Organistica Del Canavese – ETS AODC – ETS

Associazione Organistica Del Canavese – ETS è una realtà culturale no profit nata nel 2019 e formalizzatasi nel 2022, per valorizzare l’arte e la cultura organaria dell’area del Canavese e del Piemonte. L’associazione è guidata dal Consiglio Direttivo formato dai nove soci fondatori: Silvio Rossini (presidente), Matteo D’Errico (vicepresidente), Gianmattia Gandino (direttore artistico), Damiano Maria Vallero (segretario generale), Emanuele Deta (tesoriere), Domenico Salussolia, Giancarlo Coda Negozio, Irene Giordano, Beatrice Maria Vallero. Fra le numerose attività dell’associazione vi sono concerti, conferenze, conferenze-concerti, messe organistiche o strumentali, convegni, attività divulgative sui media, progetti didattici rivolti a scuole e oratori, itinerari culturali alla scoperta del patrimonio organario del territorio. On line, l’associazione si trova al sito internet https://aodc.it/; al canale YouTube https://www.youtube.com/@aodc_ets/videos; su Facebook  https://www.facebook.com/AssociazioneOrganisticaDelCanavese/ e su Instagram  https://www.instagram.com/_aodc_/?hl=it .

L’organo di Tavagnasco

L’organo della chiesa di Santa Margherita fu progettato e costruito da Andrea Luigi Serassi, a Bergamo, e fu trasportato a Tavagnasco, sulla rete dei Navigli, nel 1787.
Voluto fortemente dal parroco, don Giovanni Martino Balla, costò alla comunità di Tavagnasco l’importante cifra di 7500 lire, costituita, secondo quanto si racconta, dal contributo dei compaesani e dal patrimonio dello stesso Balla.
Lo strumento presenta caratteristiche innovative per il suo tempo. È stato il primo organo a due tastiere collocato nella Diocesi di Ivrea ed è considerato lo strumento dotato del maggior numero di registri e della meccanica più complessa, tra quelli esistenti, fino a tutto il XVIII secolo nell’intero territorio dello Stato Sabaudo.
Ancora oggi, l’organo stupisce per i suoi 4 corpi d’organo, le 1521 canne su 37 comandi di registrazione.  Per gli storici della musica, è una testimonianza importante dell’arte organaria di Andrea Luigi Serassi. Dei circa 200 strumenti costruiti dal Serassi, infatti, poche decine di esemplari sono giunti a noi in buone condizioni e l’organo di Tavagnasco è quello che più rispecchia l’impianto originale. Basti solo dire che, ad oggi, mantiene il più alto numero di canne originali, – 1300 – cioè quelle realizzate e collocate dal Serassi nel 1787. 
L’organo è stato restaurato nel 2024, grazie a un investimento di quasi 100 mila euro, con il contributo del Comune e della Parrocchia, della Cei e di benefattori locali.

Andrea Luigi Serassi

I Serassi furono una famiglia di apprezzati costruttori di organi per sei generazioni, per quasi 200 anni. Iniziò l’attività Giuseppe I e la proseguì, nel Settecento, il figlio Andrea Luigi Serassi (1725-1799), dando un contributo nell’innovazione della tecnica e della resa fonica degli strumenti. Sposato con Maria Catterina Bertarelli (1728-1756) e poi vedovo, Serassi divenne prete nel 1757. Morì a Bergamo nel 1799. Della sua produzione si conoscono circa 200 organi, 25 dei quali collocati nel territorio dell’antico Stato Sabaudo. Proseguì il figlio Giuseppe II (1750-1817) ed ebbe grande notorietà la successiva generazione dei “Fratelli Serassi”.

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