A Murano e al Mocenigo di Venezia “Vetro Inciso della Laguna”
di Vincenzo Pasquali
23 Set 2024 - Arti Visive
“Vetro inciso della laguna – una mostra due sedi”: una si svolge a Murano nello spazio di Marina e Susanna Sent (curata da Susanna Sent e da Sandro Pezzoli) e l’altra al Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo.
Un bel pomeriggio di settembre si può arrivare da Venezia in vaporetto all’attracco Colonna, si procede verso la Fondamenta Serenella e, camminando verso sinistra, si costeggiano ditte vetrarie storiche che affacciano sulla riva bordata di pietra d’Istria e in cotto per raggiungere il ponte con il raccordo di Calle San Cipriano; in quel punto occhieggia sulla laguna lo spazio di Marina e Susanna Sent dotato di show room e della sala di rappresentanza fra le più storiche di Murano: da antica rimessa per barche della ditta Veneziani dove lavorava Italo Svevo, a fabbrica di liquori Select ora trasformata nell’attuale edificio che ha come ingresso un cortiletto con a sinistra una parte del pavimento lastricato di bianco e adibito a vasca piena d’acqua, quasi un impluvium, su cui flottano placide come nasse alcune sculture di vetro soffiato. La parte inferiore, illuminata incantevolmente dai colori della laguna che si scorge dalla volta del ponte inglobata nella parete di fondo, è da una vetrata; una scala tortile fa salire al piano superiore dove una vasta sala – vi predomina il colore bianco fra ampie finestre che danno viste a volo di uccello mozzafiato sulla marina lagunare – ospita le sculture esposte in occasione della The Venice Glass Week dal 14 al 23 settembre, ma qui la mostra si protrae fino al 30 novembre.
Nello spazio delle sorelle Sent, stiliste del vetro, le cui opere sono presenti in quasi tutti i musei contemporanei, quest’anno il Comitato Vetri di Laguna e il M.U.V.E. Fondazione Musei Civici di Venezia hanno scelto di esporre vetri prodotti esclusivamente a Murano nell’arco di un secolo, dagli anni ‘30 del ‘900 sino ai nostri giorni.
Dopo l’apertura effettiva, il 17 settembre alle ore 18 si è avuta la inaugurazione ufficiale accompagnata dalla straordinaria dimostrazione pratica di incisione su vetro a rotina del Mº Matteo Seguso da luitenuta all’interno dello spazio Sent. Lo scopo anche didascalico e illustrativo della manifestazione ha usato il mezzo di cogliere l’interesse per il vetro inciso come specialità da definire e inquadrare nella storia tra le arti più avanzate.
Promossa dai succitati soggetti istituzionali, la mostra ha avuto una duplice estensione, come si coglie dal titolo Vetro inciso della laguna – una mostra due sedi, di cui l’una si svolge a Murano e l’altra al Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo. Qui la inaugurazione del 18 settembre alle ore 18, avviata dalle prolusioni di Chiara Squarcina, dirigente scientifico del M.U.V.E e di Margherita Tirelli, presidente del suddetto Comitato, si è avvalsa di un percorso illustrativo compiuto dal dr. Mauro Stocco e ha presentato al pubblico una selezione di vetri veneziani settecenteschi incisi e molati, per la maggior parte inediti. Dall’inizio del ‘700 la vetraria muranese si trovò a dover affrontare l’agguerrita concorrenza straniera. I ceti aristocratici europei, infatti, privilegiavano ormai il più brillante vetro di Boemia che, a differenza di quello veneziano lavorato a caldo, si prestava maggiormente a motivo del suo maggior spessore per decorazioni quali l’incisioni e la molatura.
Venezia non si perse d’animo e iniziò a produrre vetri ad uso di Boemia che cercavano cioè di imitare gli originali boemi sia nella composizione sia negli aspetti decorativi. Fecero così la loro comparsa soffiati e incisi a rotina, prodotti per il mercato interno della Repubblica, che rivelano la loro origine veneziana nelle forme memori della tradizione rinascimentale, nel tipo di intaglio più superficiale e nel diverso gusto decorativo. Motivi vegetali floreali, animali, scene di caccia e motivi geometrici affollano le superfici di bicchieri, calici, piatti, ampolle e oliere.
Per alcuni vetri molati non è facile, tuttavia, stabilire l’esatto luogo di produzione. Sappiamo peraltro che diversi incisori boemi soggiornavano e lavoravano a Venezia, almeno per brevi periodi della seconda metà del secolo.
La mostra di Murano – curata dalla stessa Susanna Sent e da Sandro Pezzoli – presenta invece opere scelte, in primo luogo, tenendo conto delle diverse tecniche di lavorazione che vanno dall’incisione a rotina, all’acidatura, alla sabbiatura, alla lavorazione a cammeo, alla smerigliatura e altri tipi di lavorazione anche oltre i modi contemplati dalle varie casistiche. In secondo luogo si sono voluti rappresentare periodi creativi per ogni decennio, partendo dagli anni ‘30 con Carlo Scarpa, per arrivare a oggi con pezzi unici come l’opera di Matteo Seguso (piastre incise e assemblate a raffigurare la facciata della Scuola Grande di San Marco in vetro cristallo molato e inciso a ruota) e i lavori di artisti e designer tra cui alcuni creati appositamente per questo evento: la serie Venussiani in rosso corallo con applicazioni di foglie oro e bulbi in cristallo e molature poliedriche di Maria Grazia Rosin, la coppia di specchi, uno da tavolo e uno da terra, Vanità Veneziane di Maria Cristina Hamel e Antidoto di Silvia Levenson. La serie di raffinate incisioni della ditta Salir e dei suoi artisti, dai prototipi ai pezzi unici di Toni Zuccheri, di Yoichi Ohira e il monumentale vetro Simirone di Alessandro Mendini, con base di cristallo scolpito, si inseriscono tra questi due estremi. A essi si aggiungono i vetri scavati dalla Carlo Moretti molto geometrici, i pezzi unici di Giampaolo Martinuzzi, incisi a volte con un chiodo a mano libera e l’opera Riposapesi di Cristiano Bianchin. Molto particolari, infine, i lavori di Susanna Sent che con la tecnica della sabbiatura è riuscita a dare una forma diversa al vetro iniziale, quasi un ricamo.
Sandro Pezzoli ci spiega: “In pratica questa manifestazione ha come traguardo un progetto che viene da più lontano e vede nel vetro inciso, ovvero nelle seconde lavorazioni o lavorazioni a freddo di cui nessuno si era mai occupato davvero e su cui nessuno aveva mai pensato di fare delle pubblicazioni. Due anni fa, con l’appoggio e l’approvazione del Comitato Vetri di Laguna, ho pensato di fare un programma dove vengono coinvolte le scuole e specialmente i licei artistici, con spiegazioni teoriche e dimostrazioni pratiche sul tema. Sono quindi intervenuti il Liceo Artistico di Brera a Milano, poi quello di Sesto San Giovanni e di Biella. Una prima mostra inerente era stata allestita al castello Sforzesco di Milano nella primavera di quest’anno nella Sala Castellana con autori diversi. Ora questa doppia esposizione esplicita la tematica anche in senso storico. Ringrazio per il significativo apporto, Marina Sent, la nostra presidente, dr.ssa Margherita Tirelli e la Dr.ssa Marta Moretti, membro del Comitato Vetri di Laguna”.
INFO
Esposizione dei vetri contemporanei: chiuso domenica, orario ore 10:00 ore 17:00 – gruppi su appuntamento. Fondamenta Serenella 20-30141, Murano – Venezia.
Esposizione di vetri incisi settecenteschi, chiuso il lunedì, dal 01 aprile al 31 ottobre: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00) Dal 01 novembre al 31 marzo: 10.00 – 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00) ore 10:00 ore 17:00, Santa Croce 1992, 30135 Venezia
www.comitatovetridilaguna.org.
https://mocenigo.visitmuve.it/