Prima assoluta de “Il lato nascosto – CircOpera lunare” a Jesi


di Roberta Rocchetti

26 Nov 2019 - Commenti classica, Musica classica

Grande successo al Teatro Pergolesi di Jesi per la prima rappresentazione assoluta di Il lato nascostoCircopera lunare, opera di Giacomo Costantini. Non si poteva celebrare meglio i 500 anni dalla nascita di Leonardo e i 50 dallo sbarco sulla luna.

La combinazione di più elementi, questo il leit motiv che ha contraddistinto lo spettacolo andato in scena sabato 23 novembre al Teatro Pergolesi di Jesi, ma la combinazione di più elementi sembra anche la formula per arrivare alla verità delle cose, in questa nostra realtà a più dimensioni.
Il lato nascostoCircopera lunare opera di Giacomo Costantini su Libretto di Christian Carrara, musicata da Marco Attura che ha diretto anche la Time Machine Ensamble, è un poetico racconto che si aggancia alla volontà di voler celebrare i 500 anni dalla nascita di Leonardo e i 50 dallo sbarco sulla luna e lega queste due grandiose pietre miliari nella storia dell’umanità con fluidità e coerenza, parlandoci della potenziale perfezione umana espressa da Leonardo nell’esposizione dell’uomo vitruviano e nella sua fiducia sul fatto che come gli dei l’uomo avrebbe un giorno potuto librarsi nel cielo con l’ausilio di macchine volanti. Ma ci parla anche del lato oscuro della luna che accompagna da sempre, dall’alto, quello dell’uomo, il quale progetta sconsideratamente esperimenti nucleari sul suo suolo virgineo e fino a pochi anni fa incorrotto e contemporaneamente fagocita, distrugge, consuma, sporca, il miracolo cosmico sul quale poggia i piedi: il pianeta Terra.

Ed è proprio sul lato oscuro della luna che la vicenda si svolge, protagonisti i Darksiders ovvero gli abitanti del latooscuro del satellite, all’esistenza dei quali molti credono e credono che a fondare quella civiltà sia stato proprio Leonardo al culmine ed alla fine di una vita impregnata di genialità. La storia ci parla di Jacopo giovane darksider che fin da piccolo trasgredisce le normali regole di salvaguardia della sua specie sconfinando spesso sul lato illuminato dell’astro, dove un giorno passeggiando tra i  molti rifiuti lasciati dalle missioni spaziali, soprattutto la Apollo 11, trova uno zainetto il quale contiene dei documenti che testimoniano la volontà da parte dei terrestri di far esplodere una bomba nucleare sul lato nascosto della luna, (progetto di cui si sospetta fortemente la veridicità, il suo nome è Project A119, risale alla fine degli anni ’50 e chi vuole potrà trovare approfondimenti in rete), Jacopo da quel giorno comunica spesso le sue angosce ad Ellen che ama e che gli sta per dare un figlio, atteso anche dagli amati genitori di lei.
Qualche tempo dopo Jacopo si imbatte in un astronauta e lo cattura, in realtà quell’astronauta è un sostenitore dei darksiders che ha affrontato un rischioso viaggio in incognito per avvertire gli abitanti del lato oscuro della luna che l’esperimento sta per compiersi e che lui ha la possibilità di tornare sulla terra portando con sé un solo soggetto. Tutti decidono di comune accordo di far salire sulla navicella Ellen, la quale porta in grembo il futuro, consentendole così di dare continuità alla loro civiltà sulla terra e insegnando ai terrestri che la perfezione della natura non va dissacrata. Il delirio di potere terrestre e la conseguente esplosione nucleare mettono fine alla vita di chi è rimasto sulla luna.

Sipario.
Lo spettacolo si avvale di quadri che tessono tra le trame della narrazione musicale numeri di acrobazia circense carichi di talento e poesia ispirati a Leonardo e alla luna, le cui colonne sonore oltre alle musiche originali composte da Attura prevedono rimandi a Beethoven e Debussy, Dvorak e Puccini, cogliendo nei repertori in cui questi compositori hanno rivolto il loro pensiero agli astri e soprattutto al nostro pallido satellite che tante opere d’arte ha ispirato.
La combinazione di più elementi dicevamo, quindi opera e circo, entrambi essenza del teatro, ecologia e scienza, elementi che sarà obbligatorio far viaggiare di pari passo se vorremo salvare il nostro pianeta, ad unire tutto la musica, collante donato dagli dei agli uomini per far sì che non dimenticassero la loro componente divina e non perdessero fiducia nelle proprie capacità, per far sì che non si abbandonassero al proprio lato oscuro.

Anni fa un personaggio molto particolare Gustavo Adolfo Rol, da alcuni ritenuto un soggetto con capacità mentali uniche, da altri ritenuto solo un buon prestigiatore, disse di aver scoperto una legge universale potentissima che univa “il calore, il colore verde e la quinta musicale”, non è mai stato accertato che cosa volesse dire davvero, ma ieri sera guardando questo spettacolo quella frase ci è tornata in mente (e del resto anche il M° Attura nelle sue note parla di “propensione all’uso dell’intervallo di quinta” nella composizione di quest’opera) e ci piace pensare che anche Rol parlasse dell’unione di più elementi, il colore verde inteso come natura, il calore inteso come fisica e quindi scienza e la musica come linguaggio universale, i tre elementi che scrivono l’universo e gli stessi a cui il nostro pianeta e i suoi abitanti devono guardare per sopravvivere a sé stessi. Darksiders siamo tutti, e tutti siamo tenuti a rispettare e difendere il pianeta che ci ospita. Chiudiamo questo resoconto della serata che ha richiamato moltissimi spettatori a teatro con una frase rubata al libretto di Christian Carrara: Cercate, Trovate, Salvate.

Il lato nascosto. CircOpera lunare

  • di Giacomo Costantini
  • Libretto di Cristian Carrara
  • musiche di Beethoven, Puccini, Dvorak, Debussy e originali composte e ricomposte da Marco Attura

Personaggi e interpreti:

  • Miriam, Irene Frascione
  • Ellen, Tiziana Salerno
  • Jacopo, Pierluigi Cocciolito
  • Bartolomeo, Francesco Fusai
  • circensi: Giacomo Costantini, Philine Dahlmann, Edoardo Demontis, Salvatore Frasca, Antoine Linsale, Gaël Man, Giacomo Martini
  • direttore, Marco Attura
  • scrittura scenica e regia, Giacomo Costantini
  • scene, Benito Leonori, Elisabetta Salvatori
  • costumi, Roberta Fratini
  • luci, Marco Scattolini
  • vocal coach, Shawna Farrell
  • Time Machine Ensemble

NUOVA COMMISSIONE

Fondazione Pergolesi Spontini

in collaborazione con

Circo El Grito e Bernstein School of Musical Theater

prima rappresentazione assoluta

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