Nostra intervista a oZZo di cui è uscito “Hello”


a cura della Redazione

2 Apr 2020 - Commenti live!, Musica live

Uscito Hello il nuovo singolo e video del DJ e producer milanese oZZo. Lo abbiamo intervistato.

D. Ciao oZZo e ben trovato! Prima di parlare del tuo nuovo singolo, presentati ai nostri lettori.

R. Ciao ragazzi ben trovati che dire di me. Sono un producer Dj ma soprattutto un musicista. Nasco come chitarrista a metà anni 90 con band del calibro di PHP, Mellowtoy e il mio percorso per non dilungarmi troppo si ferma con gli Audrey metalcore band con la quale ho girato in lungo in largo l’europa. Nasce 3 anni fa il progetto oZZo dopo uno stop forzato di un anno dovuto alla scioglimento degli Audrey. oZZo nasce come mio bisogno personale di continuare ad esprimermi attraverso la musica, cosi vede la luce nel 2018 #pastislost primo EP cantato da Alessio Corrado e prodotto arrangiato e scritto da oZZo (io con Jacopo Festa, mio produttore in studio). Quasi per gioco nasce il mio alteregoelectro come lo definisco io ossia oZZo Dj iniziando a remixare i miei pezzi dapprima Crazy, poi Change poi Choices che diventano i miei primi remix e il mio inizio come producer. Da lì a poco mi contattano i MouthWater (duo italo americano) per remixare il loro singolo Intoxicated.

D. Hello è il titolo del tuo nuovo singolo? Ce ne parli?

R. Si è uscito un mesetto fa il 28 febbraio il mio ultimo singolo, direi figlio diretto del percorso fatto con #pastislost. Hello è un ulteriore passo di avvicinamento del mio vecchio mondo al mondo più elettronico e contaminato. Hello esce già in doppia veste, come pezzo originale e remix anzi direi con la formula oZZo ossia seguita subito dal video. Hello per quanto mi riguarda è una ulteriore presa di coscienza del periodo artistico che sto vivendo in questi ultimi due anni.

D. In generale, come nascono le tue produzioni?

R. Ma guarda come ti dicevo prima, le mie produzioni nascono quasi sempre da una esigenza comunicativa, alla fine la musica è un linguaggio universale che varia in base allo slang che parli. Il mio periodo elettronico è figlio dei miei ascolti di una vita che vanno dai Depeche Mode ai Linkin Park e in questo momento quegli ascolti trovano rifugio nel mio progetto. Quindi si ritorna al tema del linguaggio; le mie canzoni nascono per lo più al computer in questo momento, parto magari da un beat di batteria e passo subito alla scrittura del ritornello per poi allargare il tutto, ma non è uno standard. As fast asyou can che è stato il mio primo singolo ad esempio è nato chitarra e voce e ascoltandolo non lo diresti mai perché poi è diventato un pezzo simildubstep. Do molta importanza agli arrangiamenti, alla ricerca dei suoni e poi avendo la fortuna di lavorare con la voce di Alessio Corrado e alla batteria Riccardo Ierardi i pezzi vengono sempre resi più “umani” dal loro intervento.

D. Cosa significa essere un DJ in Italia? Com’è la risposta del pubblico italiano alla musica dance?

R. Sono relativamente entrato da poco nel mondo della musica dance ed elettronica e per lo più come producer e quindi mi sono approcciato più da musicista che come dj. In questo periodo storico di costrizione a casa invece sto suonando (paradosso) molto come dj set insieme ad una crew milanese chiamata HouseofNoLo. Tutto ovviamente on line e in streaming. Abbiamo creato un format che nella sua idea primordiale serviva a supporto dei locali della zona NoLo di Milano per ovviare alla loro chiusura repentina dovuta al corona virus. Abbiamo cosi aperto un canale Twitch (twitch.tv/houseofnolo) e il mercoledì orario aperitivo e il sabato dalle 19 facciamo delle dirette streaming come se fossimo all’interno del locale di turno con la speranza che la gente rimanga almeno per il momento affezionata e linkata tra loro senza farsi prendere dallo sconforto. Il progetto sta prendendo piede e oltre a noi dj resident (oZZo Dj – Elle vegas Dj e Anc Dj) inseriamo nel palinsesto del sabato altri dj; speriamo che possa essere un progetto che viva anche di vita propria dopo l’emergenza. Per la seconda parte della domanda ti potrò rispondere, almeno come risponderà a me quando tutto tornerà alla normalità; per ora di posso dire che in Italia un artista col passato e presente rock che fa “anche” dance ed elettronica è visto in maniera ottusamente strana 😉 cosa che non succederebbe e non succede all’estero.

D. Sappiamo che collabori con realtà internazionali. Come sei arrivato a lavorare con altri Paesi, come gli Stati Uniti?

R. Si, da questo punto di vista sono stato molto fortunato perché proprio nelle realizzazione di Hello sono entrato in contatto con 7skies (producer e dj di fama internazionale – Tiesto, Kshmr, SteveAoki) che si è occupato del mix e del master delle due versioni del brano mettendoci anche del suo. È nata da lì una bella collaborazione per la sua azienda Standalone-music per la quale ho registrato delle chitarre per il nuovo sound pack (GUITAR-GETLOW EXPANSION) per producer e Dj. Come vedete essere un chitarrista o arrivare da altri mondi nella “dance” pare non essere una colpa (leggi tono polemico) ed è un po’ il messaggio che con il mio progetto voglio portare avanti. Mi si accusa di non essere chiaro nelle mie intenzioni e di difficile posizionamento nel panorama musicale. Sei una band? Sei un progetto solista o un dj? Sei un producer?

Mi verrebbe voglia di rispondere che in realtà sono anche un art director e un fotografo di moda avendo una agenzia di comunicazione; ma fondamentalmente mi piacerebbe che la gente non si chiedesse cosa sia io bensi che forma avrà la mia prossima “produzione/uscita”.

D. Quali, a tuo avviso, i DJ e produttori più interessanti in questo momento?

R. Non per campanilismo, ma perché davvero in questi due anni ci ho lavorato a stretto contatto, uno su tutti 7skies. Oltre ad essere un producer allucinante, dalla creazione dei suoni alla scrittura dei pezzi è una persona meravigliosa, umana e coerente soprattutto, dice quello che pensa, ti massacra, ma ha sempre quella umiltà di base che in pochi altri ho trovato. Sempre nell’ambito dance elettronico sto fagocitando il più possibile per capire davvero cosa mi piace e cosa trovo interessante e in questo momento preferisco non sbilanciarmi troppo per non essere troppo superficiale, ma sicuramente alla mia prossima collaborazione te lo dirò ehehe.Grazie e a presto, speriamo in tempi migliori

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