Alessandra Migliorati

Mariano Piervittori pittore umbro-marchigiano

Edizioni Orfini Numeister, Foligno, 2010


Recensione di Alberto Pellegrino

La Fondazione Casse di Risparmio Umbre ha predisposto un progetto editoriale e di ricerca sulla riscoperta e lo studio di quegli artisti regionali che hanno lasciato un segno importante nella cultura umbra e nazionale tra il Quattrocento e l’Ottocento. In questa ottica va collocato il volume Mariano Piervittori un pittore dell’Italia unita di Alessandra Migliorati (Edizioni Orfini Numeister, Foligno, 2010) con il quale si intende riproporre all’attenzione del pubblico e della critica un artista che è stato un protagonista della pittura umbra dell’Ottocento tra Neoclassicismo e Romanticismo con qualche aggancio anche con la nostra regione. Mariano Piervittori nasce a Tolentino il 16 dicembre 1818 da genitori originari di San Severino Marche e, dopo il trasferimento della famiglia in Umbria, compie i primi studi a Foligno per poi passare nell’Accademia perugina diretta da Tommaso Minardi, quindi passa un lungo periodo per studio e per lavoro a Roma fino alla caduta della Repubblica Romana. Ritornato a Perugia compie numerosi lavori nel decennio 1850/60 per la committenza pubblica e privata; successivamente realizza negli anni Settanta tutta una serie di opere importanti per dimensioni e qualità artistica, quindi continua a lavorare ininterrottamente fino alla morte avvenuta a Perugia il 16 settembre 1888. L’opera del Piervittori riguarda la pittura sacra realizzata in alcune Chiese di Foligno, Perugia e Castiglion del Lago, ma la mole maggiore di lavoro egli la svolge come pittore civile realizzando l’arredo pittorico di numerosi palazzi urbani (a Perugia, Montefalco, Spoleto, Orvieto) e ville (a Bastia Umbra, Panicale, Bevagna, Porano, Orvieto). Per la committenza pubblica Mariani ha curato l’imponente arredo pittorici del Palazzo della Provincia e della Prefettura di Perugia, del Palazzo Municipale di Foligno dove ha realizzato la Sala delle battaglie risorgimentali con soggetti patriottici, presenti anche nel palazzo Marignoli di Spoleto. Sul modello di Francesco Podesti, anche Piervittori è stato un pittore di soggetti legati alla storia umbra e nazionale e questo genere di pittura, oltre che in palazzi civili e pubblici, è riscontrabile nei sipari storici e negli arredi pittorici realizzati nei teatri di Panicale, Città della Pieve, Bevagna e il grande Teatro Morlacchi di Perugia. L’opera più importante realizzata da Piervittori nelle Marche è la Sala del Consiglio Comunale di San Severino Marche all’interno del Palazzo del Municipio progettato e costruito nel 1764 dall’architetto romano Clemente Orlandi. Su incarico dell’amministrazione comunale Mariano Piervittori realizza il nuovo arredo pittorico del salone nel periodo 1883-1885. Le pareti del Salone sono decorate con un loggiato di colonne alternate a pilastri angolari; il loggiato sorregge una trabeazione prospettica con quattro costoloni decorati con “candelabre” monocrome su fondo oro, puttini, gli stemmi di Casa Savoia e del Comune di San Severino, corbeilles di fiori. Sulla volta sono collocati quattro finti arazzi rappresentanti il Ratto d’Europa, il Carro di Nettuno, Galatea e Anfitrite; al centro della volta si trova una tela ottagonale con il Trionfo di Netturo. Su due pareti, sempre incorniciati come finti arazzi vi sono due grandi quadri ad olio che rappresentano La scuola di Bartolomeo Eustachi ed Eustachio Divini che presenta il Cannocchiale da lui perfezionato nel 1642 al Granduca di Toscana Ferdinando de’Medici. Nello stesso periodo, sempre a San Severino, il Piervittori ha decorato con “pitture in stile antico” la Cappella della Confraternita del Corpus Domini nel Cimitero Monumentale di San Michele.

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