Marianne Faithfull: successo a Roma


di Maria Tedei

28 Ott 2002 - Commenti live!

Gli appassionati non se lo sono lasciato sfuggire uno spettacolo come quello del 26 ottobre scorso all’Auditorim Parco della Musica di Roma. Marianne Faithfull, voce inconfondibile del genere rock anni ’60 (anche se oggi questa definizione è limitante per un’artista che ha fatto un percorso musicale dal folk, al blues fino a collaborazioni con artisti di brit-pop) ha catturato l’attenzione dell’intera sala dalle prime note di Something Good, brano d’apertura del concerto contenuto nel suo ultimo lavoro Kissin’ Time . La Faithfull è stata ottimamente accompagnata dai musicisti Andy May (tastiere), Brian McFie (chitarra elettrica), Garry John Kane (basso), Johnny Boyle (batteria), giovani ma con un curriculum di tutto rispetto.
L’attenzione degli ascoltatori è stata un crescendo con il susseguirsi di brani dell’album uscito a marzo di quest’anno da Kissin’ time (pezzo scritto con Damon Albarn dei Blur e che dà il titolo all’album), a no regrets e I’m on fire (che vede la firma anche di Billy Corgan, ex Smashing Pumpkins) che la Faithfull ha interpretato, a volte quasi recitato, con l’inequivocabile voce roca e intensa. La stessa voce che può diventare più carezzevole in brani come Like being born , ballata chitarristica autobiografica scritta a quattro mani con Beck. Fino ad arrivare ad una della canzoni più intense contenute nell’album Song for Nico (la collaborazione questa volta è di Dawe Stewart degli Eurithmisc) che l’artista stessa dice essere un omaggio a Nico, che non ho conosciuto di persona, ma di cui ho apprezzato e stimato il lavoro .
Immancabili anche pezzi storici come Rich kid blues , Ballad of Lucy Jordan fino a King at nigh , porno ballad, come la stessa Faithfull l’ha definita, che ironicamente commenta mi piace per questo! Arrivati alla grintosa Broken english il pubblico è nel pieno coinvolgimento, e l’entusiasmo sale in maniera vertiginosa per i passaggi di Working class Hero e Why did you do it? La sala è una distesa di braccia levate in alto per omaggiare gli artisti, braccia di trentenni e di quelli che, come la Faithfull erano adolescenti negli anni ’60. E’ arrivato il momento di Slidin Thru life brano di chiusura della serata, accompagnato da sentite lamentele dei presenti che avrebbero continuato ad ascoltarla ancora per ore! Ma Marianne Faithfull è sensibile agli acclami dei presenti e regala alla sala ancora un brano, una dolcissima Strange Weather , un caldo abbraccio di buona notte per il suo pubblico.