Lo Schiaccianoci del Royal Ballet of Moscow a Macerata


di Chiara Bartolozzi ed Elena Bartolucci

6 Gen 2017 - Commenti danza, Danza

Lo-schiaccianoci_MusiculturaonlineMacerata – Venerdì 30 dicembre sul palcoscenico di un gremitissimo Teatro Lauro Rossi di Macerata ha fatto il suo ingresso in scena la famosa compagnia Royal Ballet of Moscow – the Crown of Russian Ballet, ossia l’eccellenza del balletto russo, diretto da Anatoly Emelyanov e fondato dallo stesso e da Anna Aleksidze nel 1997.
Nel corso degli anni il corpo di ballo, che annovera tra le sue fila ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti dai migliori teatri della tradizione russa, ha realizzato tournée in tutto il mondo, riscuotendo un grandissimo successo.
Lo Schiaccianoci, un titolo intramontabile nonché un capolavoro del balletto dell’Ottocento, reso celebre anche dalle straordinarie musiche di Cajkovskij, rappresenta una delle favole natalizie più amate da grandi e bambini.
La protagonista è una bambina di nome Clara che durante la sera della vigilia di Natale riceve un dono davvero speciale: un bellissimo Schiaccianoci a forma di soldatino. Suo fratello Fritz, geloso, glielo strappa dalle mani e lo rompe buttandolo a terra. Uno degli invitati della festa a casa sua riesce ad aggiustarlo e la serata si conclude con una festosa danza cui partecipano i vari ospiti.
Lo-schiaccianoci2_MusiculturaonlineClara si reca poi a letto e inizia a sognare; immediatamente la stanza comincia a crescere e dei topi enormi invadono la sua stanza e iniziano a inseguirla. Viene messa in salvo dal coraggioso Schiaccianoci e dal suo esercito di soldatini. Nel frattempo lo Schiaccianoci si è trasformato in un bel principe e inizia con Clara un fantastico viaggio in compagnia dei fiocchi di neve danzanti e innumerevoli personaggi.
Non appena il sogno svanisce, nella stanza tutto torna alla normalità e la bambina si risveglia con il suo amato Schiaccianoci tra le braccia.
Davvero suggestive, ma non particolarmente degne di nota, le danze di gruppo, specialmente le sequenze con i topi che sembravano dei ballerini a dir poco acerbi e inesperti.
Maggiormente rilevanti, sia a livello tecnico che artistico, i passi a due, anche se le linee non sono sembrate sempre molto pulite e nel finale c’è stata anche una presa mancata.
Le scenografie e i fondali dai colori dapprima natalizi e poi onirici sopperiscono a una messa in scena abbastanza semplice e pulita e a un gioco di luci alquanto piatto.
Nonostante ciò il pubblico presente è rimasto molto soddisfatto dalla presenza scenica e dalla bravura tecnica di quasi tutti gli interpreti in scena.
Il balletto in due atti è stato presentato da Euro Eventi con la direzione artistica, l’adattamento della coreografia e il libretto di Anatoly Emelyanov. Le meravigliose musiche sono di Pëtr Il’ic Cajkovskij e le coreografie, invece, sono quelle originali di Lev Ivanov e Marius Petipa (coreografo dei Teatri Imperiali Russi della fine del XIX secolo), che ne creò il libretto ispirandosi al racconto di Hoffmann e Dumas.

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