La danza d’appartamento di Alessandra Gaeta


a cura della Redazione

28 Mar 2020 - Commenti danza, Danza

La danza d’appartamento di Alessandra Gaeta si fa social ai tempi del Coronavirus.

<<Sicuramente un artista è molto più propenso ad affrontare un periodo come questo poiché siamo sempre nell’incertezza: non sappiamo mai se i lavori verranno presentati al pubblico o meno. Ora quell’incertezza è amplificata. Sicuramente trarremo molto da tutto ciò, ci sarà un’influenza nei nostri linguaggi>>.

Parole, quelle della danzatrice e coreografa Alessandra Gaeta, che riflettono uno stato d’animo che certamente accomuna, in questi difficili giorni, tutti i lavoratori dello Spettacolo. Nonostante lo sconforto per le numerose esibizione in programma questi mesi che sono state rinviate a data da destinarsi, la Gaeta, tuttavia, non si arrende.

<<Faccio parte di una produzione dei Sonenalè che avrebbe debuttato il 29 aprile. Inoltre, il 7 maggio al Teatro Kismet era previsto il debutto, all’interno della rassegna “Esplorare” diretta da Domenico Iannone, di “Full Bodies”. Si tratta di una performance che vede in scena un gruppo di lavoro di ragazzi che seguo>>.

Un calendario di spettacoli rinviati, per ora, a tempi migliori. L’ultima esibizione della Gaeta risale, infatti al 16 febbraio, data in cui ha portato il suo lavoro “Dita di Miele” a Gioia del Colle, all’interno della Piccola Stagione Inconfessata organizzata da Marica Girardi.

Da quel giorno, la danzatrice e autrice pugliese, non ha potuto calcare nuovi palcoscenici a causa del blocco legato all’emergenza Coronavirus, ma non si è fermata. Continua ad allenare il suo corpo e, soprattutto, a danzare senza sosta, anche da casa. Seguitissime le sue lezioni gratuite di pilates, disciplina di cui è istruttrice certificata, tenute ogni giorno alle 19:00 in diretta sulla pagina Instagram del centro Osteofit (@osteofitbari). Neanche la produzione coreografica si ferma del tutto per la dinamica performer che non nasconde, tuttavia, una tendenza al blocco della vena creativa.

<<È difficile creare senza essere ossessionati dalla situazione che ci circonda>>, spiega, <<però, appena ho un guizzo creativo, cerco di mettere in pratica l’idea della ‘danza in pillole’, in piccoli spazi, continuando a portare avanti il progetto della danza d’appartamento che già era alla base dei miei precedenti lavori come “Dita di Miele”. Ho sempre avuto la propensione per il site specific che mi porta a danzare in spazi non convenzionali. Fortunatamente ho il terrazzo oppure utilizzo gli interni della mia casa>>.

(Foto di Luigi Scaringello)

E sul suo terrazzo l’abbiamo vista danzare alcuni giorni fa, attraverso i social, in una emozionante performance, che ha coinvolto anche la sua nipotina Maria, in un video realizzato per il Teatro Pubblico Pugliese.  Un progetto che ha coinvolto diversi artisti al fine di diffondere un messaggio di speranza attraverso la danza. Anche il 20 marzo scorso, la Gaeta si è esibita in una Small Terrace Dance, performance dedicata alla figura di Alessandra di Amiso, una martire di cui si hanno pochissime notizie storiche, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, la cui memoria liturgica cade proprio il 20 marzo. Un video girato sul terrazzo dalla danzatrice e poi postato sui suoi profili social per poter essere fruito da un pubblico ‘virtuale’ ma affezionato.

A ispirarla sono spesso letture fra cui ne suggerisce alcune: “Lezioni spirituali per giovani Samurai” di Yukio MIshima, oppure “Dance First. Think Later” di Kathryn & Ross Petras.  Sono pagine preziose, linfa per una creatività che, seppur frenata dalle circostanze, non smette di dare i suoi frutti al mondo della danza.

VIDEO per il TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

https://www.facebook.com/teatropubblicopugliese/videos/217873569318956/

VIDEO della SMALL TEARRACE DANCE

https://www.facebook.com/ale.gaeta86/videos/498299427530842/

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