Intervista realizzata al cantautore Francesco Setta


a cura della Redazione

27 Apr 2020 - Commenti live!, Musica live

Abbiamo incontrato e intervistato il cantautore Francesco Setta in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo Marysol, di cui presentiamo anche il video.

D. Ciao Francesco, benvenuto su Musiculturaonline.it. Domanda per rompere il ghiaccio: chi è Francesco Setta?

R. Francesco Setta è un sognatore! La musica è un mezzo di trasporto per me, mi aiuta a “scappare” dalla routine quotidiana che ci affligge. Nello stesso tempo però sono una persona molto pratica, dedita al lavoro e ai propri impegni. Fortunatamente questo equilibrio mi aiuta molto a scrivere, perché la fantasia si intreccia con la realtà, con il vissuto, e di cose da dire ne ho davvero tante.

D. Abbiamo ascoltato Marysol, il tuo nuovo singolo, e ci è piaciuto molto. Come è nata la canzone e chi è Marysol?

R. La canzone descrive una mia esperienza personale di qualche anno fa. Ho conosciuto questa ragazza durante un periodo in cui lavoravo al mio primo disco con il gruppo Micro De Rua. Registravo al Karmadillo di Paderno Dugnano, e spesso finite le prove andavo a Milano a fare un giro, visto che era lì a un passo. Durante una di queste giornate passate a fare avanti e indietro per piazza Duomo ci conoscemmo. Lei faceva la modella per intimo, o almeno questa era la sua versione. Mi ricordo che c’era un bel feeling, e iniziammo fin da subito a frequentarci. Mi incuriosiva molto come persona, ma allo stesso tempo mi facevano insospettire un sacco di suoi comportamenti. Spariva per ore, oppure si allontanava quando riceveva telefonate ed eravamo insieme. All’inizio pensai che fosse fidanzata, e la cosa sinceramente non mi interessava, non avevo nessun progetto con lei, stavo semplicemente bene in sua compagnia. Decisi di esporgli il mio pensiero per capire chi avessi di fronte. In fondo ci stavamo conoscendo ed era giusto mettere le carte in tavola. Scoprii a malincuore che faceva “incontri” per arrotondare e che le telefonate erano di clienti che ne richiedevano le attenzioni… Ci rimasi molto male, ma continuai a frequentarla perché mi piaceva. Dopo circa un mesetto da questa rivelazione partì per Londra. Aveva in progetto di andare lì a vivere trovandosi un lavoro, e da quel poco che so è riuscita nel suo intento. Non ci siamo più sentiti, ma conservo dei bei ricordi. Insomma, era d’obbligo scriverle una canzone! 

D. Il video del brano è altrettanto bello ed emozionante. Come è stato girarlo? 

R. Molto divertente, anche se faceva un freddo cane. Inoltre è stato molto interessante vedere il dietro le quinte di una produzione video. La scelta delle inquadrature, le luci, la dinamica della sceneggiatura. C’è veramente un mondo da scoprire!

D. Come stai vivendo questo strano periodo di isolamento domestico? Cosa fai nelle tue giornate?

R. Sto vivendo questo periodo con serenità nonostante la situazione. Lavoro ad orario ridotto e ho molto tempo a disposizione. Mi sono immerso totalmente nella scrittura e nell’ascolto dei miei generi preferiti. Questo “isolamento” dalla vita sociale di tutti i giorni ho deciso di renderlo il più produttivo possibile. Mi esercito spesso con la chitarra acustica e sto guardando tutta la saga di Star Wars nell’ordine cronologico corretto, spin-off compresi! 😉 Non mi sono dato una tabella di marcia da rispettare. Però cerco di fare esercizio tutti i giorni, di contattare spesso le persone a me care, e soprattutto di leggere ogni volta che se ne presenta l’occasione. Ultimamente vado matto per i libri di Valerio Massimo Manfredi, che mi ha fatto scoprire un caro amico. Mi piace un sacco il suo modo di raccontare i fatti storici, romanzandoli ad opera d’arte.

D. Immaginiamo che appena possibile tornerai a suonare dal vivo. Ci racconto come si sviluppa la tua dimensione sul palco?R. Sto scalpitando per tornare a suonare dal vivo! Il palco è come un tempio per me, ed è un dovere per un cantante quello di rendere lo show indimenticabile. La motivazione principale per cui ho fatto un disco è proprio questa, la voglia di cantare, di esprimere, di dare vita a tutti questi mesi di lavoro che ci sono stati dietro. Spero con tutto il cuore che questa quarantena abbia riacceso la fame di musica dal vivo nel pubblico. Fame che negli ultimi anni si sta pian piano assopendo!

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