“La foresta dei violini” all’Università Statale di Milano


di Lorenzo Graziosi Spantigati

23 Apr 2019 - Altre Arti, Eventi e..., Festival

A Milano per la settimana del design (design week) si è svolta La foresta dei violini, presentata da Piurarch e Nemo Monti, all’Università Statale di Milano.

La città di Milano ha ospitato, dall’8 al 14 aprile, la settimana del design, internazionalmente conosciuta come design week. Si tratta di un evento che si svolge annualmente e si compone del Salone Internazionale del mobile e del Fuori Salone. Viene considerato uno degli appuntamenti più importanti al mondo per quanto concerne la sfera del design. Mentre il Salone Internazionale del Mobile si svolge a Fieramilano e richiama un pubblico sicuramente più selezionato, il Fuorisalone coinvolge diverse zone della città, a volte interi quartieri come nel caso di Brera e Lambrate, ed è accessibile a chiunque abbia voglia di dare un’occhiata.

Un luogo rappresentativo è l’Università Statale di Milano che diventa una vera e propria mostra a cielo aperto. All’interno del cortile dell’università, fra le altre, ha avuto luogo l’esposizione “La foresta dei violini”, presentata da Piurarch e Nemo Monti e sponsorizzata da CityLife, un evento che propone uno spettacolo musicale all’interno di una cornice molto particolare e con un preciso significato evocativo.

Due grandi tronchi di abete rosso escono dal Cortile d’Onore dell’università, proiettandosi sulla corte sottostante. I tronchi vengono sostenuti da un cavalletto architettonico in abete rosso lavorato.

L’installazione si propone di rendere omaggio prima di tutto alla natura.

La scelta di porre due tronchi di albero sopra una massiccia struttura in legno è visivamente molto suggestiva e rievoca l’abbattimento della Foresta di Paneveggio avvenuto fra il 29 e il 30 ottobre 2018.

Le esibizioni in spettacoli con violini e violoncelli, oltre che piano, all’interno dell’esposizione non sono casuali, di fatti la Val di Fiemme è famosa per fornire la materia prima per la realizzazione delle casse armoniche dei violini più pregiati.

La natura si esprime in questo senso attraverso due modi differenti ma parimenti efficaci.

Prima, attraverso i due tronchi, ci riporta alla sua dimensione più primitiva e mastodontica, successivamente, attraverso l’utilizzo dello strumento musicale, si passa alla fase della lavorazione dell’uomo. Le due anime tuttavia non sono in contrasto ma in perfetta sincronia e il risultato è un’immersione totale nell’esposizione.

Nella serata in cui ho avuto occasione di vedere questo bellissimo spettacolo, sabato 13 aprile, si è esibito Tiziano Giudice al violino, che ha saputo interpretare perfettamente oltre che i brani proposti, portando in scena composizioni di Bach, Telemann e Paganini, anche la presenza scenica. L’effetto è sicuramente quello desiderato, l’artista riesce a valorizzare sia sé stesso che l’installazione che lo ospita.

Il violinista Tiziano Giudice
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