TRIGLIE, PRINCIPESSE, TRONISTI E ALPINI di e con David Riondino


di Andrea Ascani

23 Feb 2018 - Commenti live!, Musica live

Montecarotto (AN) 17.02.2018 – Che cos’è lo sgurz? Lo sgurz è qualcosa di indefinibile che talora appare negli eventi e nelle persone. Una sorta di talento, di predisposizione, di sana follia innata, incontrollabile. Lo sgurz non può essere capito, ma solo raccontato. E così fa David Riondino, in questo spettacolo nudo e semplice ma mai banale. Racconta e canta una serie di poesie e canzoni che senza seguire un filo logico troppo preciso narra alcuni scorci di vita quotidiana moderna in modo allegro, leggero ma allo stesso tempo sagace.
Sul palco un leggio, una sedia e una chitarra. Un maestoso(!) gioco di luci, comandato con un battito di mani dietro la schiena, è l’unico elemento scenografico che accompagna l’autore sul palco del piccolo ma meraviglioso Teatro Comunale di Montecarotto, per quella che è sicuramente la serata di punta dell’intera stagione teatrale.
E cosi si volteggia da canzoni su uno stato di famiglia totalmente da rifondare, a un trittico di poesie a tema marino, alla narrazione di alcune novelle del Decamerone di Boccaccio raccontate da un punto di vista… originale. Cosi ad esempio scopriamo che la triglia è un pesce monogamo, o che il falcone di Federico degli Alberighi non si aspettasse minimamente di finire cucinato per una causa ahi lui del tutto inutile.
In un attimo si passa alla politica, passando per il pianto epico e grottesco dell’allor Ministro Fornero, all’acrostico Renzi dove scopriamo che Renzi esiste solamente come funzione di quelle cinque parole che ne compongono il nome, alla faccia della par condicio: “Risultati E Novita Zero Investimenti” piuttosto che “Reastauriamo Emozioni Nelle Zone Intime” giusto per nominarne un paio dei più divertenti.
Il finale riserva un grandissimo colpo di scena(!!), del tutto inatteso: l’ingresso del maestoso e numerosissimo coro invisibile degli Alpini della Val di Zompa, grazie al quale scopriamo che questo meraviglioso corpo militare ha dovuto nel tempo dar dimostrazione di disciplina e obbedienza anche in situazioni grottesche e inusuali come sulla spiaggia di Copagabana o a cospetto di un piccolo marziano verde.
La chiusura è dedicata magistralmente al celebre artista Pino Paoli (da non confondere, attenzione, con il meno famoso Gino!), dove spicca la famosissima Bronzo e l’immancabile duetto finale con Pina Paoli.
Una serata leggera, un ritorno a una comicità d’altri tempi a cui purtroppo forse non siamo più nemmeno troppo abituati, in compagnia di un Artista vero, eclettico, talentuoso ma allo stesso tempo umile e disponibile, con cui poter bere un bicchiere di vino prima dello spettacolo e scattare una foto ricordo al termine dello spettacolo.
In chiusura un piccolo ma sentito e doveroso ringraziamento a Marta e tutti gli altri ragazzi dell’Associazione 13 Gradi Est, vero motore culturale di questo piccolo paese immerso nelle colline marchigiane.

Triglia, che meraviglia, che bello vivere con chi ti rassomiglia,
triglia che meraviglia, morire insieme tutti sulla stessa griglia!

Tag: , , , , ,