I 70 anni di Tex Willer, un mito del fumetto italiano a Milano


di Alberto Pellegrino

15 Ott 2018 - Altre Arti, Eventi e..., Fumetti

Tex Willer ha compito 70 anni ma non li dimostra continuando a essere il più longevo personaggio del fumetto italiano e uno dei più duraturi del fumetto mondiale, continua ad avere centinaia di migliaia di affezionati lettori. Dal 1948, il personaggio creato da Gianluigi Bonelli e realizzato graficamente da Aurelio Galleppini (in arte Galep) è l’eroe più popolare del fumetto nazionale, un cavaliere senza macchia e senza paura che raddrizza torti e fa trionfare la giustizia riportando l’ordine dove prima regnavano il crimine e la violenza.
Tex non è solo un leggendario Ranger del Texas ma per i Navajos è Aquila della Notte, il saggio capo bianco e fratello di ogni uomo rosso, ma non è un cavaliere solitario, perché insieme con lui cavalcano i fedeli pards: l’anziano Kit Carson (un’altra leggenda del West), il navajo Tiger Jack e suo figlio Kit.
Il segreto del suo successo sta nel fascino del personaggio grintoso e ironico, antirazzista e nemico di ogni ingiustizia, nella bellezza e varietà degli ambienti naturali che fanno da scenario alle sue avventure (la prateria e le foreste, le montagne e i deserti dell’America, dall’Arizona al Grande Nord, dal Rio Grande all’Oceano Pacifico), nella vasta galleria di avversari che incontra e sconfigge (fuorilegge e indiani ribelli, proprietari senza scrupoli, politicanti corrotti e militari ottusi).
Tex è stato in gioventù un fuorilegge spinto dal suo temperamento anarchico e libertario, ha combattuto durante la Guerra Civile con il Nord, pur essendo texano, perché decisamente antischiavista. Dopo aver conosciuto Kit Carson, è entrato nel corpo dei rangers ed è diventato capo dei Navajos per aver sposato Lilyth, figlia del capo Freccia Rossa, dalla quale ha avuto il figlio Kit. Dopo che sua moglie è stata uccisa da alcuni criminali bianchi ed è stata vendicata da Tex, che non si è più legato a nessun’altra donna. Dotato di grandi doti fisiche e atletiche, abilissimo nell’uso delle armi, Tex è un difensore dei deboli e degli oppressi, è sempre stato antirazzista e amico degli indiani e questa caratteristica è un fatto straordinario per un personaggio nato nel 1948 che anticipa le tematiche antirazziste dei western degli anni Settanta. Tex, sebbene a volte usi metodi sbrigativi per combattere i criminali, un uomo di Legge che uccide solo per legittima difesa. Odia i cacciatori di taglie e gli sceriffi corrotti e, nonostante sia un amico degli indiani, è sempre pronto a combattere le ingiustizie da qualunque parte vengano.
Davide Bonelli ha dichiarato che scopo della sua casa editrice è “rispettare la tradizione, rinnovare con discrezione, non tradire mai la solida ma cristallina personalità di un uomo del West che persegue il proprio ideale di giustizia senza compromessi, senza arroganza, senza pregiudizi: il segreto di Tex è anche in questi tre propositi che cerchiamo di mettere in pratica giorno dopo giorno, mese dopo mese, aggiungendo sempre nuovi tasselli narrativi all’immenso mosaico di una saga giunta a festeggiare l’incredibile traguardo dei settant’anni di vita”.
Il segreto della longevità di questa saga western è proprio quello di essere una raffigurazione potente e suggestiva, carica di richiami letterari, cinematografici e fumettistici che colloca il personaggio di Tex Willer accanto ad altri miti dell’avventura come Ulisse e Sandokan, Sinbad il marinaio e Corto Maltese.
Per celebrare questo lungo periodi di vita, il 2 ottobre 2018 è stata inaugurata al Museo della Permanente di Milano la mostra Tex. 70 anni di un mito che resterà aperta fino al 27 gennaio 2019, realizzata con il patrocinio del Comune di Milano, di Sergio Bonelli Editore e del Gruppo RCS. Curata da Gianni Bono, storico e studioso del fumetto italiano, la mostra racconta come Tex è stato creato da Bonelli e Galleppini, come sia riuscito, anno dopo anno, a conquistare diverse generazioni d’italiani, diventando anche un vero e proprio fenomeno di costume.
Contemporaneamente alla mostra, la Sergio Bonelli Editore lancia un nuovo mensile intitolato Tex Willer, che è dedicato al passato del celebre Ranger e che va ad affiancare il mensile classico. La nuova testata si propone di guidare i lettori attraverso la giovinezza di un Tex che era ancora un fuorilegge, un giovane scatenato che alla sua prima apparizione, nel 1948, aveva appena vent’anni: le due immagini del fuorilegge ingiustamente perseguitato e dell’odierno ranger, concorreranno ad accrescere il fascino del personaggio.
Queste storie vogliono riportare il lettore a un mondo della Frontiera più selvaggio e autentico come spiega il curatore della nuova collana, Mauro Boselli: “La nostra intenzione è quella di farvi riassaporare il gusto e il ritmo d’altri tempi di un giovane West e di un giovane Tex, il sapore dell’avventura semplice, diretta e incantata, come la vivevano le fantasie di Bonelli, di Galep e dei loro lettori. Questa non è una rivisitazione dove tutto cambia, bensì una riscrittura moderna, ma, allo stesso tempo, fedele all’originale, e non si può prescindere dai sacri testi del grandissimo Gianluigi Bonelli! Il più delle volte, però, batteremo territori nuovi e inesplorati, alla ricerca delle avventure sinora mai scritte, e allora cavalcheremo nell’ignoto, con Tex in sella a Dinamite, e dietro ogni pagina ci aspetterà una sorpresa, un agguato, un pericolo, un tesoro, le urla dei Comanche o le fucilate dei guerriglieri messicani”.

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